Nicaragua: la “guerriglia” di Ortega contro gli oppositori.UE “liberate i politici”
- di RED-ROM
- in Europa
(PRIMAPRESS) - NICARAGUA - Il presidente della repubblica, Daniel Ortega non ha perso la sua formazione di guerrigliero e fa piazza pulita dell'opposizione. Quattro candidati presidenziali in Nicaragua sono stati arrestati dalle autorità nelle ultime settimane. Il fermo più recente è quello di Juan Sebastian Chamorro Garcia, nipote dell'ex presidente nicaraguense Violeta Barrios de Chamorro, che denunciava da mesi di essere sorvegliato dalla polizia.Il politico di Citizens Alliance for Liberty è accusato di aver incitato "interferenze straniere negli affari interni".
Una situazione che questa sera ha visto la ferma condanna dell’UE nei confronti delle autorità nicaraguensi contro i partiti di opposizione, i media, i giornalisti e altri operatori dei media, i difensori dei diritti umani e la società civile, comprese la detenzione e l'arresto sistematici di potenziali candidati presidenziali e leader dell'opposizione. L'uso politico del sistema giudiziario, l'esclusione dei candidati dalle elezioni e la cancellazione arbitraria dei partiti di opposizione sono contrari ai principi democratici fondamentali e costituiscono una grave violazione dei diritti del popolo nicaraguense ai sensi della Costituzione nicaraguense e del diritto internazionale. Queste azioni minano ulteriormente la credibilità di un processo elettorale, già ostacolato da una riforma elettorale che non è stata all'altezza delle raccomandazioni dell'OSA e delle missioni di osservazione elettorale dell'UE e che non è stata il risultato del dialogo tra il governo e l'opposizione. L'UE esorta inoltre le autorità nicaraguensi ad abrogare le leggi restrittive, compresa la legge sulla regolamentazione degli agenti stranieri.
L'UE chiede il rilascio immediato e incondizionato dei potenziali candidati alla presidenza Cristiana Chamorro, Arturo Cruz, Felix Maradiaga e Juan Sebastian Chamorro, dei leader dell'opposizione Jose Adan Aguerri, Jose Pallais e Violeta Granera e di tutti gli altri prigionieri politici, oltre a garantire il rispetto per i loro diritti umani e civili e politici. Solo il popolo nicaraguense ha il diritto di scegliere i propri rappresentanti attraverso un processo elettorale credibile, inclusivo e trasparente, senza interferenze da parte delle autorità.
L'UE ribadisce il suo appello per il ripristino del dialogo inclusivo e della democrazia come unica via d'uscita dalla crisi politica, economica e sociale in Nicaragua. Le autorità nicaraguensi devono porre fine alla repressione degli oppositori politici, dei media indipendenti, della società civile e dei difensori dei diritti umani e devono garantire pienamente il rispetto dei diritti umani e dei diritti civili e politici nel Paese. Gli organismi internazionali per i diritti umani devono essere autorizzati a tornare in Nicaragua, compreso l'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani (OHCHR) e la Commissione interamericana sui diritti umani (IACHR). - (PRIMAPRESS)