Stato dell’Unione: il discorso di von der Leyen in difesa della democrazia energetica
- di RED-ROM
- in Europa
(PRIMAPRESS) - STRASBURGO - Putin fallirà "E' una guerra alla nostra energia,alla nostra economia, ai nostri valori e al nostro futuro (...). Autocrazia contro democrazia. Sono qui con la convinzione che(...)Putin fallirà e l'Ue e l'Ucraina prevarranno". Così la presidente della Commissione,von der Leyen nel discorso sullo Stato dell'Unione a cui ha preso parte come ospite anche la first lady ucraina, Olena Zelensky. "I mesi che ci aspettano non saranno facili", ha detto. "La posta in gioco è alta (...) per tutta l'Europa e per il mondo intero. Saremo messi alla prova da coloro che vogliono sfruttare qualsiasi tipo di divisione tra di noi". Un discorso, tuttavia che non fa outing sulla costruzione di un piano europeo dell'energia che avrebbe dovuto essere uno degli asset della vera essenza della mission dei paesi membri che ad oggi appaiono divisi sulle misure da adottare.
Ma intanto si punta ad affrontare la sfida di domanda energivora che arriva dalle imprese europee. Per far fronte al caro bollette, von der Leyen ha citato come esempio positivo un'eccellenza tutta italiana. "I lavoratori delle fabbriche di ceramica del Centro Italia hanno deciso di spostare i loro turni al mattino presto, per beneficiare della riduzione dei prezzi dell'energia. Immaginate i genitori tra loro, che devono uscire di casa presto, quando i bambini stanno ancora dormendo, a causa di una guerra che non hanno scelto". Per la presidente "questo è un esempio su un milione di europei che si adattano a questa nuova realtà. Voglio che la nostra Unione prenda esempio dalla sua gente. Ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l'offerta e farà scendere i prezzi", ha aggiunto. "Abbiamo concordato lo stoccaggio congiunto. Ora siamo all'84%: stiamo superando il nostro obiettivo. Ma purtroppo non basterà. Abbiamo diversificato dalla Russia a fornitori affidabili. Stati Uniti, Norvegia, Algeria e altri". Sugli extra-profitti ha detto ancora von der Leyen: "Proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono energia elettrica a basso costo", ha poi sottolineato von der Leyen passando alle misure che l'Ue prone per combattere il caro prezzi. "Queste aziende stanno realizzando ricavi che non hanno mai contabilizzato, che non si sarebbero mai nemmeno sognati. Nella nostra economia sociale di mercato, i profitti sono buoni. Ma in questi tempi è sbagliato ricevere straordinari profitti record beneficiando della guerra e sulle spalle dei consumatori. In questi tempi, i profitti devono essere condivisi e convogliati a chi ne ha più bisogno. La nostra proposta raccogliera' piu' di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire direttamente il colpo". "E poiche' siamo in una crisi dei combustibili fossili, anche l'industria dei combustibili fossili ha un dovere speciale. Anche le principali compagnie petrolifere, del gas e del carbone stanno realizzando enormi profitti. Quindi devono pagare una giusta quota: devono dare un contributo in caso di crisi. Queste sono tutte misure di emergenza e temporanee su cui stiamo lavorando, comprese le nostre discussioni sui price cap", ha aggiunto. - (PRIMAPRESS)
Ma intanto si punta ad affrontare la sfida di domanda energivora che arriva dalle imprese europee. Per far fronte al caro bollette, von der Leyen ha citato come esempio positivo un'eccellenza tutta italiana. "I lavoratori delle fabbriche di ceramica del Centro Italia hanno deciso di spostare i loro turni al mattino presto, per beneficiare della riduzione dei prezzi dell'energia. Immaginate i genitori tra loro, che devono uscire di casa presto, quando i bambini stanno ancora dormendo, a causa di una guerra che non hanno scelto". Per la presidente "questo è un esempio su un milione di europei che si adattano a questa nuova realtà. Voglio che la nostra Unione prenda esempio dalla sua gente. Ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l'offerta e farà scendere i prezzi", ha aggiunto. "Abbiamo concordato lo stoccaggio congiunto. Ora siamo all'84%: stiamo superando il nostro obiettivo. Ma purtroppo non basterà. Abbiamo diversificato dalla Russia a fornitori affidabili. Stati Uniti, Norvegia, Algeria e altri". Sugli extra-profitti ha detto ancora von der Leyen: "Proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono energia elettrica a basso costo", ha poi sottolineato von der Leyen passando alle misure che l'Ue prone per combattere il caro prezzi. "Queste aziende stanno realizzando ricavi che non hanno mai contabilizzato, che non si sarebbero mai nemmeno sognati. Nella nostra economia sociale di mercato, i profitti sono buoni. Ma in questi tempi è sbagliato ricevere straordinari profitti record beneficiando della guerra e sulle spalle dei consumatori. In questi tempi, i profitti devono essere condivisi e convogliati a chi ne ha più bisogno. La nostra proposta raccogliera' piu' di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire direttamente il colpo". "E poiche' siamo in una crisi dei combustibili fossili, anche l'industria dei combustibili fossili ha un dovere speciale. Anche le principali compagnie petrolifere, del gas e del carbone stanno realizzando enormi profitti. Quindi devono pagare una giusta quota: devono dare un contributo in caso di crisi. Queste sono tutte misure di emergenza e temporanee su cui stiamo lavorando, comprese le nostre discussioni sui price cap", ha aggiunto. - (PRIMAPRESS)