La Gran Bretagna si prepara ad una stretta di vite per contenere la pandemia che ha superato i 604 mila casi di nuovi contagi
- di RED-ROM
- in Qui Londra
(PRIMAPRESS) - LONDRA - Boris Johnson, il primo ministro britannico sarà obbligato a decidere per una nuova stretta di misure per il contenimento del coronavirus. Il Regno Unito ha registrato ad un totale complessivo che supera 604 mila casi di contagio e oltre 43 mila persone deceduto dall’inizio della pandemia. La curva di virus non accenna a fermarsi e oggi si deciderà per tre livelli di restrizioni. Dunque misure che interverranno in modo più restrittivo dove ci sono maggiori focolai. Intanto la chiusura dei pub e ristoranti già attuata dopo le 23 aveva fatto insorgere alcuni parlamentari ventilando l’ipotesi di reazioni per raduni illegali. La lettera di protesta, inviata al primo ministro, è stata firmata specificatamente da Lucy Powell, Jeff Smith, Mike Kane, Afzal Khan e Graham Stringer. I parlamentari hanno affermato che una grande percentuale dei casi COVID-19 nella città si registra tra gli studenti e che i luoghi di ristorazione costituiscono una parte molto piccola dei tassi di infezione.
Tuttavia sul tavolo di discussione di oggi a Downing Street non potrà trascurare le dichiarazioni di virologi e organizzazioni sanitarie inglesi. Il professor Peter Horby, presidente del New and emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group, e consulente del governo di Londra ha unito la sua voce a quella del vice direttore della Sanità per l’Inghilterra, Jonathan VanTan, ammonendo che il Paese ha raggiunto "un punto di non ritorno" nell’epidemia. Dunque non è possibile tergiversare. Le misure più dure vanno prese per evitare il peggio. - (PRIMAPRESS)