Il Consiglio dei Ministri spagnolo approva una tassa di 45 centesimi sugli imballaggi in plastica non riutilizzabili
- di RED-ROM
- in Qui Madrid
(PRIMAPRESS) - MADRID - Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato un disegno di legge che introduce limiti alla vendita di articoli in plastica monouso e introduce una tassa di 45 centesimi di euro per ogni chilogrammo di imballaggio in plastica non riutilizzabile (ovvero monouso) prodotto o importato nel paese; misura analoga a quella entrata in vigore quest’anno in Italia, la cui applicazione è stata però rinviata al 2021.
Volute dalla ministra per la Transizione ecologica Teresa Ribera, la nuova tassa dovrebbe garantire un gettito pari a circa 724 milioni di euro, parametrato al volume di imballaggi immessi al cinsumo nel 2017.
L’imposta fa parte di un pacchetto di misure per limitare, a partire dal 3 luglio 2021 la vendita e l’uso di articoli monouso - recependo i contenuti della Direttiva europea - introduce obblighi in materia di informazione dei consumatori, fissa obiettivi ambiziosi per il riciclo dei rifiuti urbani (55% nel 2025, 60% nel 2030 e 65% nel 20135) e introduce la raccolta separata delle bottiglie di plastica a partire dal 2025, con l’obiettivo di recuperane il 77% in peso (sull’immesso al consumo) entro il 2025 e il 90% entro il 2029.
Il governo spagnolo ha approvato contestualmente anche la strategia per l'economia circolare e un decreto che migliora la tracciabilità e il controllo sul trasporto di rifiuti, tre elementi chiave del piano per l'economia circolare che le autorità vogliono introdurre per favore la ripresa economica dopo la crisi sanitaria di Covid-19. - (PRIMAPRESS)
Volute dalla ministra per la Transizione ecologica Teresa Ribera, la nuova tassa dovrebbe garantire un gettito pari a circa 724 milioni di euro, parametrato al volume di imballaggi immessi al cinsumo nel 2017.
L’imposta fa parte di un pacchetto di misure per limitare, a partire dal 3 luglio 2021 la vendita e l’uso di articoli monouso - recependo i contenuti della Direttiva europea - introduce obblighi in materia di informazione dei consumatori, fissa obiettivi ambiziosi per il riciclo dei rifiuti urbani (55% nel 2025, 60% nel 2030 e 65% nel 20135) e introduce la raccolta separata delle bottiglie di plastica a partire dal 2025, con l’obiettivo di recuperane il 77% in peso (sull’immesso al consumo) entro il 2025 e il 90% entro il 2029.
Il governo spagnolo ha approvato contestualmente anche la strategia per l'economia circolare e un decreto che migliora la tracciabilità e il controllo sul trasporto di rifiuti, tre elementi chiave del piano per l'economia circolare che le autorità vogliono introdurre per favore la ripresa economica dopo la crisi sanitaria di Covid-19. - (PRIMAPRESS)