La Spagna approva la legge sul “suicidio assistito” con la contestazione del Partito Popolare e Vox
- di Paolo Silvestrelli
- in Qui Madrid
(PRIMAPRESS) - MADRID - La Spagna si allinea con il Portogallo sulla legge per il suicidio assistito. La Camera spagnola ha approvato la legge che consentirà il suicidio assistito e l'eutanasia per i pazienti che soffrono per malattie incurabili o condizioni permanenti ritenute insopportabili. Il testo ha avuto l'appoggio delle forze di sinistra che appoggiano il governo e di alcuni altri partiti, mentre il Partito Popolare e l'estrema destra di Vox hanno votato no. Ora la proposta di legge passerà al Senato, che si prevede la approvi.
Alcune decine di persone, con addosso la maschera di Salvador Dalì indossata dai protagonisti della "Casa di carta", hanno protestato fuori dal Parlamento. Gruppi di sostenitori della legge hanno invece festeggiato per le strade di Madrid. "Come società, non possiamo rimanere impassibili di fronte al dolore intollerabile sofferto da molte persone", ha detto il ministro della Salute, Salvador Illa, ai parlamentari.
La legge consentirà ai medici, sia della sanità pubblica che delle strutture private, di assistere i pazienti che desiderano morire in virtù di "una malattia seria e incurabile" o di una "condizione debilitante e cronica" che l'interessato giudica "insopportabile". Il paziente deve confermare quattro volte in un mese il desiderio di morire: due volte in forma scritta a distanza di due settimane, una terza volta dopo un colloquio con un medico e una quarta volta subito prima di ricevere il farmaco letale, che sarà somministrato da un medico assistito da un supervisore esterno.
Le richieste dovranno essere approvate da un consiglio di supervisione regionale e potranno essere inoltrate solo da adulti residenti in Spagna capaci di intendere e di volere. Ai medici, tuttavia è data la facoltà dell'obiezione di coscienza. - (PRIMAPRESS)
Alcune decine di persone, con addosso la maschera di Salvador Dalì indossata dai protagonisti della "Casa di carta", hanno protestato fuori dal Parlamento. Gruppi di sostenitori della legge hanno invece festeggiato per le strade di Madrid. "Come società, non possiamo rimanere impassibili di fronte al dolore intollerabile sofferto da molte persone", ha detto il ministro della Salute, Salvador Illa, ai parlamentari.
La legge consentirà ai medici, sia della sanità pubblica che delle strutture private, di assistere i pazienti che desiderano morire in virtù di "una malattia seria e incurabile" o di una "condizione debilitante e cronica" che l'interessato giudica "insopportabile". Il paziente deve confermare quattro volte in un mese il desiderio di morire: due volte in forma scritta a distanza di due settimane, una terza volta dopo un colloquio con un medico e una quarta volta subito prima di ricevere il farmaco letale, che sarà somministrato da un medico assistito da un supervisore esterno.
Le richieste dovranno essere approvate da un consiglio di supervisione regionale e potranno essere inoltrate solo da adulti residenti in Spagna capaci di intendere e di volere. Ai medici, tuttavia è data la facoltà dell'obiezione di coscienza. - (PRIMAPRESS)