Oman, la Giornata Nazionale del Rinascimento nel segno delle riforme del sultano Haitham bin Tariq Al Said
- di Pasquale Alfieri
- in Mondo
(PRIMAPRESS) - MASCATE - Domani 18 novembre si celebra in Oman la Giornata Nazionale del Rinascimento, la festa nazionale del sultanato che ha nel suo id-al-nahda tutto il significato di un vero e proprio rinascimento iniziato il 23 luglio del 1970 quando Qaboos divenne sultano portando al centro della sua azione di governo una illuminata politica di decentramento dei poteri. Una visione posta alla base anche del sultano Haitham bin Tariq Al Said che si è insediato lo scorso anno con l’obiettivo preciso di sviluppare e favorire il progresso nazionale in tutti i campi in un’era di sfide economiche e sociali senza precedenti e caratterizzata da un riallineamento della politica mediorientale.
La legge di riforma introdotte da Haitham Bin Tarik, hanno posto nei suoi 98 articoli i punti fermi per una “valorizzazione delle istituzioni dello Stato, la salvaguardia della sua unità territoriale e del suo tessuto sociale, la tutela dei suoi fondamentali culturali e di consolidamento dei diritti, della libertà e dei doveri pubblici”. Ma è sopratutto nel fissare i meccanismi stabili del trasferimento delle regole che si ritrovano principi fondamentali a partire da quello dell’indipendenza della magistratura per finire all’istruzione obbligatoria di base fino all’incoraggiamento dell’innovazione e formare giovani talenti nello spirito della Oman Vision 2040.
La democrazia basata sulla Shura, si è così evoluta nel Consiglio dell’Oman, un “parlamento” con le camere bicamerali che è riuscita a tenere insieme le funzioni istituzionali della tradizione omenita con quelle di un nuovo organismo legiferante.
L’insediamento del sultano Haitham Bin Tarik è arrivato in piena pandemia di Covid e la sua azione è stata determinante per contenere la propagazione del virus attraverso una campagna di vaccinazione efficace. Lo stesso sultano aveva lodato “l’alto senso di responsabilità di tutti i membri della società attraverso il rispetto delle decisioni e delle misure stabilite dalle autorità interessate per salvaguardare la salute pubblica e la società in generale”.
La convinzione che investire nel capitale “giovane” sia la migliore risorsa per un futuro stabile, ha spinto il sultanato omenita ad istituire la Giornata della Gioventù (26 ottobre) ma anche a mettere in atto un piano per fornire circa 32 mila posti di lavoro. Stesso impegno è stato rivolto verso le donne per un riconoscimento dei loro diritti grazie anche all’impegno della consorte del sultano, Assayida Ahd Abdullah Hamed Al Busaidi.
Al centro dei programmi strategici del Paese c’è l’attenzione per le politiche ambientali. Lo scorso anno è stata istituita la Riserva Naturale di Khor Kharfout nel Governatorato del Dhofar, portando a 21 le aree protette sul territorio nazionale.
Il dinamismo delle riforme sociali dell’Oman ha portato il Fondo Monetario Internazionale a prevedere una crescita del PIL del 2,5% nel 2021 e del 4,2% entro il 2023. Una previsione spinta anche da un robusto calo del deficit di circa il 58% entro l’anno.
La politica estera incarnata da Haitham Bin Tarik è sopratutto di buon vicinato con la cooperazione tra paesi, apprezzando gli sforzi di riconciliazione con lo Stato del Kuwait ma anche prendendo posizioni sulla legittimità della causa palestinese o sostenendo la soluzione della questione yemenita attraverso una soluzione politica globale. - (PRIMAPRESS)
La legge di riforma introdotte da Haitham Bin Tarik, hanno posto nei suoi 98 articoli i punti fermi per una “valorizzazione delle istituzioni dello Stato, la salvaguardia della sua unità territoriale e del suo tessuto sociale, la tutela dei suoi fondamentali culturali e di consolidamento dei diritti, della libertà e dei doveri pubblici”. Ma è sopratutto nel fissare i meccanismi stabili del trasferimento delle regole che si ritrovano principi fondamentali a partire da quello dell’indipendenza della magistratura per finire all’istruzione obbligatoria di base fino all’incoraggiamento dell’innovazione e formare giovani talenti nello spirito della Oman Vision 2040.
La democrazia basata sulla Shura, si è così evoluta nel Consiglio dell’Oman, un “parlamento” con le camere bicamerali che è riuscita a tenere insieme le funzioni istituzionali della tradizione omenita con quelle di un nuovo organismo legiferante.
L’insediamento del sultano Haitham Bin Tarik è arrivato in piena pandemia di Covid e la sua azione è stata determinante per contenere la propagazione del virus attraverso una campagna di vaccinazione efficace. Lo stesso sultano aveva lodato “l’alto senso di responsabilità di tutti i membri della società attraverso il rispetto delle decisioni e delle misure stabilite dalle autorità interessate per salvaguardare la salute pubblica e la società in generale”.
La convinzione che investire nel capitale “giovane” sia la migliore risorsa per un futuro stabile, ha spinto il sultanato omenita ad istituire la Giornata della Gioventù (26 ottobre) ma anche a mettere in atto un piano per fornire circa 32 mila posti di lavoro. Stesso impegno è stato rivolto verso le donne per un riconoscimento dei loro diritti grazie anche all’impegno della consorte del sultano, Assayida Ahd Abdullah Hamed Al Busaidi.
Al centro dei programmi strategici del Paese c’è l’attenzione per le politiche ambientali. Lo scorso anno è stata istituita la Riserva Naturale di Khor Kharfout nel Governatorato del Dhofar, portando a 21 le aree protette sul territorio nazionale.
Il dinamismo delle riforme sociali dell’Oman ha portato il Fondo Monetario Internazionale a prevedere una crescita del PIL del 2,5% nel 2021 e del 4,2% entro il 2023. Una previsione spinta anche da un robusto calo del deficit di circa il 58% entro l’anno.
La politica estera incarnata da Haitham Bin Tarik è sopratutto di buon vicinato con la cooperazione tra paesi, apprezzando gli sforzi di riconciliazione con lo Stato del Kuwait ma anche prendendo posizioni sulla legittimità della causa palestinese o sostenendo la soluzione della questione yemenita attraverso una soluzione politica globale. - (PRIMAPRESS)