“Michele Placido un vero interprete della vita, dentro e fuori il palcoscenico”
- di RED COM
- in Cinema & Teatro
(PRIMAPRESS) - ROMA - Nel film diretto dal regista Marco Ponti, “Io che amo solo te”, tratto dall'omonimo libro di Luca Bianchini, il grande Michele Placido recita nella parte di Don Mimì: un momento toccante è quando il fratello dello sposo fa outing davanti agli invitati, dichiarando la propria omosessualità durante la festa di nozze.
“Se avessi nella realtà un figlio gay – ha dichiarato Michele Placido – gli vorrei ancora più bene, ammirando e sostenendo il suo coraggio e la sua lealtà nel vivere la propria identità sessuale in questo Paese. Le unioni civili? Anche se mi reputo un tradizionalista, vorrei che qualsiasi unione gay, lesbo o trans, abbia una possibilità di difendersi nella vita e, soprattutto, di fronte alla legge”.
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è, dunque, anche per Michele Placido una questione di civiltà oltre che solamente una questione d'amore, la cui approvazione in Italia, come nella quasi totalità dei Paesi dell'Europa occidentale, rappresenterebbe un segno di emancipazione e rispetto verso i diritti di tutti i cittadini, senza esclusione. Il numero di personaggi eterosessuali del cinema, del teatro, della musica e dello sport che si schierano a favore della comunità Lgbti è in continuo aumento: sono testimonianze davvero importanti per educare la società alle differenze, per contrastare la piaga dell'omo-transfobia, per insegnare soprattutto ai giovani che le diversità non sono una minaccia, incamminandoli verso la tolleranza, il rispetto e l'integrazione.
“Le parole del grande attore e regista Michele Placido – sottolinea il presidente Mario Marco Canale dell'Associazione nazionale ANDDOS con 153.000 iscritti in tutta Italia – sono significative e fondamentali per sostenere la nostra lotta quotidiana per il riconoscimento dei diritti, a conferma che non occorre essere omosessuali per comprendere e condividere le problematiche e le esigenze della comunità Lgbti. La sensibilità dimostrata da questo eccezionale personaggio, anche su queste delicate e quanto mai attuali tematiche, conferma la sua inimitabile classe: l'intelligenza, la cultura, l'umanità che riesce a trasmettere sono il valore aggiunto del suo riconosciuto talento cinematografico e teatrale. Un grande e vero interprete della vita, dentro e fuori il palcoscenico”. - (PRIMAPRESS)
“Se avessi nella realtà un figlio gay – ha dichiarato Michele Placido – gli vorrei ancora più bene, ammirando e sostenendo il suo coraggio e la sua lealtà nel vivere la propria identità sessuale in questo Paese. Le unioni civili? Anche se mi reputo un tradizionalista, vorrei che qualsiasi unione gay, lesbo o trans, abbia una possibilità di difendersi nella vita e, soprattutto, di fronte alla legge”.
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è, dunque, anche per Michele Placido una questione di civiltà oltre che solamente una questione d'amore, la cui approvazione in Italia, come nella quasi totalità dei Paesi dell'Europa occidentale, rappresenterebbe un segno di emancipazione e rispetto verso i diritti di tutti i cittadini, senza esclusione. Il numero di personaggi eterosessuali del cinema, del teatro, della musica e dello sport che si schierano a favore della comunità Lgbti è in continuo aumento: sono testimonianze davvero importanti per educare la società alle differenze, per contrastare la piaga dell'omo-transfobia, per insegnare soprattutto ai giovani che le diversità non sono una minaccia, incamminandoli verso la tolleranza, il rispetto e l'integrazione.
“Le parole del grande attore e regista Michele Placido – sottolinea il presidente Mario Marco Canale dell'Associazione nazionale ANDDOS con 153.000 iscritti in tutta Italia – sono significative e fondamentali per sostenere la nostra lotta quotidiana per il riconoscimento dei diritti, a conferma che non occorre essere omosessuali per comprendere e condividere le problematiche e le esigenze della comunità Lgbti. La sensibilità dimostrata da questo eccezionale personaggio, anche su queste delicate e quanto mai attuali tematiche, conferma la sua inimitabile classe: l'intelligenza, la cultura, l'umanità che riesce a trasmettere sono il valore aggiunto del suo riconosciuto talento cinematografico e teatrale. Un grande e vero interprete della vita, dentro e fuori il palcoscenico”. - (PRIMAPRESS)