Food: nello storico quartiere San Lorenzo a Roma arriva la pizza di Davide Valisena al ristorante Broccia
- di R.B.
- in Wine&Food
(PRIMAPRESS) - ROMA - Dopo la Garbetella e il Gazometro è il quartiere San Lorenzo a Roma a vivere una nuova stagione di respiro e ripresa, a pochi passi dal polo universitario dove il fiorire di nuovi locali aveva creato un'atmosfera bohemien ma non sempre con una offerta di qualità. Da poche settimane ha inaugurato Broccia, un locale che ha creato le aspettative per essere un punto di riferimento per una clientela in cerca di spazi accoglienti, di tendenza e con una proposta gastronomica capace di passare dalle colazioni del mattino sino alle cene tiratardi con un forno per la pizza di chiaro stampo campano grazie alla sapiente "pala" del salernitano Davide Valisena e alla cucina del calabrese Alexander Urizio con esperienze nei locali romani la Dolce Vita, Tre Scalini e Bottega Italia, fino al suo Nannarè.
La vera pizza napoletana, dal classico bordo alto, ha di recente lasciato il vuoto dell'apertura e chiusura in pochi mesi di Diego Vitagliano e ora Broccia prova a restituire alla Capitale uno dei punti di forza della tradizione partenopea diventata patrimonio mondiale.
Valisena, dopo aver trascorso due anni accanto a Marco Quintili, nella pizzeria di Furio Camillo, ora porta il suo talento ai tavoli di Broccia. Con una serie di sperimentazioni è arrivato al prodotto finale: un blend di tre farine Magri (integrale, tipo 1 e tipo 0) per realizzare un prefermento asciutto, un impasto biga di sua creazione, con cui Davide prepara una pizza contemporanea, nelle varianti classiche e speciali come la “Ariccia”, con pesto di basilico, provola affumicata, patate al forno, melanzane a funghetto e porchetta, o le stagionali quali “Zuccosa”, con crema di zucca grigliata, funghi porcini, blu di bufala, fiordilatte, e in uscita guanciale croccante e granella di nocciole tostate, o la “Broccolina”, con vellutata di patate novelle, provola affumicata, cime di rapa, ‘nduja e in uscita scaglie di caciocavallo ubriaco (un tipo di caciocavallo stagionato nell’Aglianico). E con lo stesso impasto viene realizzato anche il pane, servito caldo nel ristorante, e utilizzato anche per le bruschette. Completa il menu una ricca selezione di fritti, dal classico supplì alle patatine, le crocchette di patate e le mozzarelline. - (PRIMAPRESS)
La vera pizza napoletana, dal classico bordo alto, ha di recente lasciato il vuoto dell'apertura e chiusura in pochi mesi di Diego Vitagliano e ora Broccia prova a restituire alla Capitale uno dei punti di forza della tradizione partenopea diventata patrimonio mondiale.
Valisena, dopo aver trascorso due anni accanto a Marco Quintili, nella pizzeria di Furio Camillo, ora porta il suo talento ai tavoli di Broccia. Con una serie di sperimentazioni è arrivato al prodotto finale: un blend di tre farine Magri (integrale, tipo 1 e tipo 0) per realizzare un prefermento asciutto, un impasto biga di sua creazione, con cui Davide prepara una pizza contemporanea, nelle varianti classiche e speciali come la “Ariccia”, con pesto di basilico, provola affumicata, patate al forno, melanzane a funghetto e porchetta, o le stagionali quali “Zuccosa”, con crema di zucca grigliata, funghi porcini, blu di bufala, fiordilatte, e in uscita guanciale croccante e granella di nocciole tostate, o la “Broccolina”, con vellutata di patate novelle, provola affumicata, cime di rapa, ‘nduja e in uscita scaglie di caciocavallo ubriaco (un tipo di caciocavallo stagionato nell’Aglianico). E con lo stesso impasto viene realizzato anche il pane, servito caldo nel ristorante, e utilizzato anche per le bruschette. Completa il menu una ricca selezione di fritti, dal classico supplì alle patatine, le crocchette di patate e le mozzarelline. - (PRIMAPRESS)