Le due stelle Michelin dei fratelli Serva all'ombra dei salici dell' Acqua Azzurra di Lucio Battisti
- di RED-ROM
- in Wine&Food
(PRIMAPRESS) - RIVODUTRI (RIETI) - Luogo d’ispirazione per Lucio Battisti per la sua “Acqua Azzurra”, Rivodutri a pochi passi delle Fonti reatine di Santa Susanna e da Poggio Bustone dove è nato il cantautore, è anche il luogo d’elezione di una cucina stellata e gourmet tanto da comparire nelle guide gastronomiche come un Top Fifty Restaurant nel mondo. Un successo conquistato passo dopo passo dai fratelli Sandro e Maurizio Serva con il loro ristorante “La Trota” che non si sono mai fatti influenzare dalla moda del momento ma hanno seguito un percorso che racconta il territorio attraverso i loro piatti a cominciare proprio dai pesci d’acqua dolce: coregone, luccio, anguilla, trota, carpa e tinca, reinventati per sedurre anche i palati più scettici. E non solo loro ma anche “colleghi” blasonati dell’alta cucina.
“Nel 2004 - ricorda Sandro - è arrivata la prima stella tra sorpresa e soddisfazione per aver caparbiamente intrapreso un racconto di un territorio”. E’, dunque, la terra e l’acqua dolce il terroir in cui si sviluppa la proposta dei fratelli Serva dopo aver trasformato l’eredità del ristorante fondato nel 1963 dai genitori Rolanda ed Emilio. Fuori dai grandi riflettori dello spettacolo del food system ma dedicati anima, corpo e famiglia alla loro ricerca costante dei sapori, la seconda stella Michelin premia due professionisti che hanno fatto della costanza un valore inossidabile.
Chiedere a Maurizio un piatto che li rappresenti non è poi così facile ma gli occhi si stringono in un sorriso quando racconta della zuppa di tinca con bagno in erbe aromatiche e la trota avvolta nella lattuga con salsa di latte di cocco e zenzero o l’uovo declinato nelle varianti di stagione e nelle mirabolanti cotture che solo uno chef stellato può permettersi. - (PRIMAPRESS)