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Un mese tutto U.S.A. per il Consorzio Prosecco DOC

(PRIMAPRESS) - TREVISO – Il Prosecco DOC è ormai una bandiera dell’Italia nel mondo, in generale rispetto al paniere di prodotti agroalimentari ma più specificatamente nel comparto dei vini, soprattutto veneti, nel quale è dominatore assoluto dei dati di vendita sia a volume sia a valore. Un’exploit così importante sul piano commerciale si porta dietro tuttavia l’esigenza di una precisa e puntuale comunicazione e presentazione, per valorizzare adeguatamente le peculiarità e la storia delle nostre bollicine. Proprio con questo scopo il Presidente del Consorzio Prosecco DOC Stefano Zanette e il Direttore Luca Giavi sono volati in America per un ciclo di incontri organizzato dall’Unione Vini Veneti in collaborazione con Eataly. Nelle città di New York e Chicago il Consorzio è stato quindi protagonista di due presentazioni e due cene, le une dedicate a presentare la versatilità dei vini veneti in abbinamento a ricette della cucina veneta rivisitate sulla base dei gusti americani, le altre volte a meglio formare esponenti della stampa e responsabili d’acquisto di enoteche, wine bar, catene alberghiere e ristoranti. Il viaggio rientra nel piano strategico già in opera, che include gli Stati Uniti tra i quattro Paesi obiettivo del 2014, che diventeranno cinque nel 2015 con l’aggiunta del Giappone. Nelle parole del Direttore Luca Giavi un bilancio dell’evento: “Gli Stati Uniti sono per noi un mercato chiave dal punto di vista strategico e non possiamo che essere soddisfatti della risposta che abbiamo avuto dalla nostra partecipazione. Da un punto di vista commerciale il Prosecco sta vivendo un boom senza precedenti e il Consorzio intende supportare al meglio il lavoro svolto dalle aziende sia con azioni dirette sia in rete con altre realtà del settore vinicolo perché reputa di fondamentale importanza, soprattutto adesso, lavorare in maniera costante e mirata sulla percezione che i consumatori hanno del prodotto”. “Il nostro intervento – osserva il Presidente Stefano Zanette - non è stato prettamente didattico come fatto un paio di settimana fa in Cina, ma è stata un’occasione certamente molto importante per ribadire i concetti chiave del nostro prodotto: il Prosecco non è solo una categoria di vini, come talvolta viene frainteso, ma è una Denominazione di Origine Controllata quindi un territorio con alle spalle una storia e una tradizione ben precisi. Concetti che noi Italiani consideriamo acquisiti, come il fatto che il Prosecco Doc proviene da Veneto e Friuli Venezia Giulia o che lo si può trovare solo in bottiglia  - conclude Zanette – nei mercati meno abituati alle nostre bollicine, è necessario vengano ribaditi. L’esperienza è stata molto utile proprio per questo, in quanto alle esperienze personali si sono aggiunti gli spazi mediatici, vere casse amplificatrici del nostro messaggio”. La trasferta oltreoceano è stata un vero successo di partecipazione: al Prosecco è stata riservata una calorosa accoglienza, soprattutto a Chicago, piazza meno battuta in passato dai nostri produttori di quanto non sia avvenuto finora a New York. Ma in entrambe le città, tutti i posti disponibili si sono volatilizzati in poche ore, confermando interesse di trade e consumer e l’efficacia del sistema di prenotazioni programmate.
- (PRIMAPRESS)