Vini d’eccellenza: premiate 50 etichette con i parametri del metodo Bigot. Il Refosco friulano Buttrio ed il sardo Bentu Luna
- di RED-ROM
- in Wine&Food
(PRIMAPRESS) - ROMA - Si chiama indice Bigot, un metodo di analisi e valutazione scientifica per valutare il potenziale qualitativo del vigneto, correlando vigneto e qualità finale del vino, attraverso un approccio che si basa su studi e sperimentazioni pluriennali nei terroir più vocati d’Italia. Con questi parametri sono stati assegnati 50 riconoscimenti ad altrettanti prodotti di aziende vinicole italiane.
Fra i vigneti premiati con Indice Bigot sopra i 90 punti su 100 sono: in Friuli-Venezia Giulia il vigneto Refosco Buttrio di Vigne di Zamò, il vigneto Tocai Bert dell’azienda agricola Sturm e il vigneto Sauvignon Lungo Strada di Russiz Superiore; in Piemonte il vigneto Nebbiolo San Lorenzo di Gaja e il vigneto Barbera Barturot di Ca’Viola; in Toscana il vigneto Merlot Forra Alta di Tenuta Nozzole, il vigneto Sangiovese Oliveto di Tenuta La Fuga; in Sardegna il vigneto Pardoniga Mandrolisai dell’azienda Bentu Luna.
“In questo anno di applicazione – dice Giovanni Bigot, agronomo e creatore del metodo che porta il suo nome - il metodo che ho messo a punto in anni di osservazioni, raccolta dati e studi è stato accolto favorevolmente da molte aziende consapevoli che i grandi vini si fanno nel vigneto. Molti produttori vitivinicoli hanno manifestato l’interesse a conoscerlo, proprio perché l’applicazione del metodo, che sottende all’Indice Bigot permette di individuare gli strumenti necessari per migliorare progressivamente la qualità delle uve ottenute, in quel vigneto, in base all’obiettivo enologico. Indica infatti la strada migliore per farlo, dato che ne fotografa lo status quo ed evidenzia cosa va migliorato.” - (PRIMAPRESS)