Damien McFly racconta il suo primo album “Parallel Mirrors”
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(PRIMAPRESS) - (ROMA) - (ROMA) - E' uscito lo scorso 15 ottobre il suo primo album di inediti “Parallel Mirrors”, stiamo parlando dell'artista padovano Damiano Ferrari, in arte Damien McFly.
“Parallel Mirrors”, un album che racconta di quanto tutte le nostre vite siano simili, e di come per anni con persone ci si specchi costantemente senza mai incontrarsi davvero. L'album è stato anticipato dal singolo New Start.
Questa la tracklist di “Parallel Mirrors”: Parallel Mirrors; Hold On; I'm Not Leaving; New Start; Release Me; Take Me Back; Losing Myself; I Can't Reply; Reflection; Donn't Steal My Wish; Call It Freedom; Madness Fair; The Taste Of Rain.
D - E’ da poco uscito il tuo album Parralel Mirrors: come descriveresti questo album e cosa racconti nelle tracce?
McFly – “Parallel Mirrors è il mio disco d'esordio e nelle tracce parlo molto di me stesso e del mio rapporto con le persone che ho incontrato nel mio percorso musicale e non solo. Lo definirei un disco ricercato ma concreto e vero. I testo sono molto diretti e la musica alterna momenti acustici a pezzi quasi rock.”.
D - Hai registrato ogni traccia del cd in una location diversa, da dove nasce questa idea? e nella pratica come sei riuscito a farlo?
McFly – “Ho deciso di registrare il disco in questo modo un po' per sfida e un po' per rendere tutto il lavoro più stimolante. Essendo tecnico audio ho portato tutta la mia attrezzatura in posti sempre diversi, da ville a teatri a capannoni o ristoranti. Nel disco sono presenti solo strumenti acustici, che non necessitano di amplificazione, per questo ho ritenuto opportuno farli risuonare all'interno di ambienti con un'acustica particolare. In questo modo ogni canzone ha una sua storia anche a livello di sound e non solo nel testo.”.
D - Il tuo percorso musicale è iniziato con alcune cover, come mai?
McFly – “Credo che al giorno d'oggi le cover, se usate nel modo giusto, siano un grande aiuto per ottenere nuovo pubblico. Riarrangiando gli ultimi successi, o brani a cui sono particolarmente legato, nel mio stile un po' folk sono riuscito ad attirare molte persone alla mia musica per poi arrivare a proporgli il mio materiale originale.”.
D - Come mai hai scelto un nome d’arte straniero? pensi che questo possa aiutarti nel trovare "uno spazio" all’estero?
McFly – “McFly arriva da un duo che avevo, I Fratelli McFly. Dopo aver sciolto la formazione ho deciso di tenere il "cognome" d'arte e internazionalizzare un po' il mio vero nome. All'inizio lo fai un po' per fare il finto straniero, poi ti accorgi che andare in Scozia chiamandoti McFly per finta non è stata forse la scelta migliore, ma ormai mi sento Damien ogni volta che prendo in mano la chitarra, e non lo cambierei mai.”.
D - come sei arrivato a suonare al di fuori dell’Italia? pensi che all’estero ci siano più possibilità per un artista emergente?
McFly – “Il primo tour l'ho organizzato mandando moltissime e-mail a tutti i locali. Avendo molti video per un promoter è facile capire cosa sai fare o meno e se il genere può andare in un determinato contesto. Credo che avendo tutto il mondo a disposizione per poter far carriera di possibilità ce ne siano fin troppe. Non sai mai chi puoi incontrare in un locale di Londra piuttosto che di Parigi. L'importante è continuare a suonare e non fermarsi troppo a lungo.”.
D - quali sono i tuoi prossimi impegni?
McFly – “Da domani 26 novembre al 3 dicembre sarò impegnato in un tour in tutto il Regno Unito per poi finire l'anno con concerti in Italia. Spero di tornare negli Stati Uniti il prossimo anno, oppure in Australia, vedremo dove tirerà il vento buono.”.
Un percorso inverso per Damien McFly, che dopo aver conquistato l'Inghilterra si appresta ad imporsi nel nostro paese. “Parallel Mirrors” album che sa di Folk con linee melodiche pop, e con una sezione ritmica quasi rock. - (PRIMAPRESS)
“Parallel Mirrors”, un album che racconta di quanto tutte le nostre vite siano simili, e di come per anni con persone ci si specchi costantemente senza mai incontrarsi davvero. L'album è stato anticipato dal singolo New Start.
Questa la tracklist di “Parallel Mirrors”: Parallel Mirrors; Hold On; I'm Not Leaving; New Start; Release Me; Take Me Back; Losing Myself; I Can't Reply; Reflection; Donn't Steal My Wish; Call It Freedom; Madness Fair; The Taste Of Rain.
D - E’ da poco uscito il tuo album Parralel Mirrors: come descriveresti questo album e cosa racconti nelle tracce?
McFly – “Parallel Mirrors è il mio disco d'esordio e nelle tracce parlo molto di me stesso e del mio rapporto con le persone che ho incontrato nel mio percorso musicale e non solo. Lo definirei un disco ricercato ma concreto e vero. I testo sono molto diretti e la musica alterna momenti acustici a pezzi quasi rock.”.
D - Hai registrato ogni traccia del cd in una location diversa, da dove nasce questa idea? e nella pratica come sei riuscito a farlo?
McFly – “Ho deciso di registrare il disco in questo modo un po' per sfida e un po' per rendere tutto il lavoro più stimolante. Essendo tecnico audio ho portato tutta la mia attrezzatura in posti sempre diversi, da ville a teatri a capannoni o ristoranti. Nel disco sono presenti solo strumenti acustici, che non necessitano di amplificazione, per questo ho ritenuto opportuno farli risuonare all'interno di ambienti con un'acustica particolare. In questo modo ogni canzone ha una sua storia anche a livello di sound e non solo nel testo.”.
D - Il tuo percorso musicale è iniziato con alcune cover, come mai?
McFly – “Credo che al giorno d'oggi le cover, se usate nel modo giusto, siano un grande aiuto per ottenere nuovo pubblico. Riarrangiando gli ultimi successi, o brani a cui sono particolarmente legato, nel mio stile un po' folk sono riuscito ad attirare molte persone alla mia musica per poi arrivare a proporgli il mio materiale originale.”.
D - Come mai hai scelto un nome d’arte straniero? pensi che questo possa aiutarti nel trovare "uno spazio" all’estero?
McFly – “McFly arriva da un duo che avevo, I Fratelli McFly. Dopo aver sciolto la formazione ho deciso di tenere il "cognome" d'arte e internazionalizzare un po' il mio vero nome. All'inizio lo fai un po' per fare il finto straniero, poi ti accorgi che andare in Scozia chiamandoti McFly per finta non è stata forse la scelta migliore, ma ormai mi sento Damien ogni volta che prendo in mano la chitarra, e non lo cambierei mai.”.
D - come sei arrivato a suonare al di fuori dell’Italia? pensi che all’estero ci siano più possibilità per un artista emergente?
McFly – “Il primo tour l'ho organizzato mandando moltissime e-mail a tutti i locali. Avendo molti video per un promoter è facile capire cosa sai fare o meno e se il genere può andare in un determinato contesto. Credo che avendo tutto il mondo a disposizione per poter far carriera di possibilità ce ne siano fin troppe. Non sai mai chi puoi incontrare in un locale di Londra piuttosto che di Parigi. L'importante è continuare a suonare e non fermarsi troppo a lungo.”.
D - quali sono i tuoi prossimi impegni?
McFly – “Da domani 26 novembre al 3 dicembre sarò impegnato in un tour in tutto il Regno Unito per poi finire l'anno con concerti in Italia. Spero di tornare negli Stati Uniti il prossimo anno, oppure in Australia, vedremo dove tirerà il vento buono.”.
Un percorso inverso per Damien McFly, che dopo aver conquistato l'Inghilterra si appresta ad imporsi nel nostro paese. “Parallel Mirrors” album che sa di Folk con linee melodiche pop, e con una sezione ritmica quasi rock. - (PRIMAPRESS)