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ScappaNapoli, il riscatto a passo di danza

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Concentrazione e sudore. Musica 'buona' dal Vesuvio e movimenti coordinati. Denuncia sociale e orgoglio delle proprie radici. Nella sala prove di via Carlo de Marco, Marcella Martusciello mette a punto gli ultimi dettagli del suo progetto "ScappaNapoli", uno spettacolo di danza contemporanea che parte dal degrado civile e morale della città, dalla terra dei fuochi violentata dai media e dal resto dell'Italia, dalle ferite della criminalità mai rimarginate per trasformare la frustrazione in voglia di riscatto. "Il microbo dell'indifferenza - dice Marcella - può essere eliminato solo prendendo coscienza dei nostri errori, ricostruendo da questi l'anema Napoletana". Il debutto è fissato per domenica 6 dicembre alle ore 19,30 al teatro Santa Teresa dei Colli Aminei a Napoli.
A danzare "Scappanapoli" è la compagnia "Mala Orcula", parole latine che indicano la Mela Annurca, un prodotto tipicamente campano. "Le ragazze che ballano con me - precisa Marcella - ovvero Valeria Barbato, Denise Bevilacqua, Roberta Capuozzo, Carolina Esposito, Maria Pia Lucignano, così come l'assistente Elena Pellegrino sono originarie di questa terra. Siamo frutto della nostra storia e delle nostre origini, trattiamo attraverso la danza temi attuali portando sul palco il riflesso della realtà quotidiana di ognuno di noi.
La sfiducia verso 'l'altro' e l'indifferenza generano molto spesso odio e violenza. La danza e l'arte in generale possono magicamente annientare questi muri grazie ad un intenso lavoro di apertura e connessione. La mia compagnia mira ad abbracciare progetti di intenso valore sociale, trasformando la frustrazione ed il disagio della società civile in riscatto e consapevolezza, valorizzando così l'unione tra le persone". Marcella Martusciello inizia la sua formazione a Napoli, studiando con numerosi coreografi del panorama artistico partenopeo. Prosegue i suoi studi a Roma, presso l'"Associazione Italiana Danzatori" e perfeziona la tecnica modern e contemporanea a Mantova, al DM Ballet. Grazie ad una borsa di studio, ha l'opportunità di ampliare i suoi studi anche a Parigi. L'incontro con il coreografo israeliano Sharon Fridman contribuisce a cambiare la sua visione coreografica; prendendo parte al suo spettacolo "Rizoma". Attualmente collabora con varie scuole del territorio campano, insegnando tecnica modern e contemporanea. - (PRIMAPRESS)