Tornano gli April Fools con “Occhi tuoi di-amante”
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- in Musica & Spettacoli
(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Dopo due anni di silenzio tornano sulla scena musicale gli April Fools, band di Napoli composta da Gabriele Aprile (voce), Alessandro Stellano (basso), Vincenzo Di Girolamo (chitarra), Andrea Stipa (batteria), si sono fatti già conoscere in tutta Italia vincendo diversi concorsi tra i quali “Casa Sanremo Soundcheck”, il premio “Pepi Morgia” e “Musica E’”. I loro curricula personali sono ricchi di esperienze anche internazionali e il loro album di debutto, datato 2011, ha riscontrato notevoli consensi di critica. Il loro nuovo lavoro è un regalo per i fans che possono scaricare gratuitamente con la formula pay with a tweet (qui), il brano Occhi tuoi di-amante, singolo che anticipa il secondo album in uscita nei prossimi mesi, di cui è online anche il (videoclip) diretto da Luigi Reccia e prodotto da Red Box Studios e April Fools.
D - Partiamo con una domanda scontata, come mai il nome April Fools?
Gabriele - “April Fools è un nome che nacque per ironizzare sul cognome del sottoscritto e per richiamare il giorno del primo Aprile, in cui tutti sono legittimati a scherzare, ad “impazzire”, ad essere folli. Con il passare degli anni, a quell’ironia dei primi tempi spensierati si è aggiunta la consapevolezza che preservare un po’ di “follia” nella quotidianità è quasi necessario per non soccombere alla routine e alla noia, nonché alla difficoltà di tempi come questi in cui viviamo.”. D - Il vostro sound è una miscellanea di generi diversi. E' un “compromesso” tra le vostre diverse esperienze e gusti o una precisa scelta stilistica?
Alessandro - “Una precisa scelta. Non rinunciamo mai allo stimolo di cercare qualcosa di nuovo, di fresco e il bacino da cui attingiamo non può non essere quello delle nostre esperienze, dei nostri background, che sono abbastanza diversi. Tuttavia la cornice entro la quale ci divertiamo a miscelare i colori è sempre quella del Pop, inteso come musica rivolta ad un pubblico vasto e che veicola messaggi universali.”. D - Leggiamo che siete tornati con un pò di “rabbia” in più. Verso chi e/o che cosa?
Gabriele - “È cambiato il nostro modo di dire le cose, ed è senz’altro più arrabbiato. Se dovessimo identificare qualcosa verso cui la nostra rabbia si rivolge direi che è senz’altro… l’immobilità. Quella sensazione che si ha quando sembra che le cose non cambino mai, che non si vada avanti, l’assenza di movimento. Ecco, la nostra musica è il nostro calcio a questa orrenda sensazione, il nostro tentativo di dare uno scossone a questo mondo - economico, sociale, culturale - che sembra si sia del tutto impigrito, addormentato. Un modo per farlo è rompere le convenzioni, dire il non detto, e farlo con energia.”. D - Occhi tuoi di-amante, il vostro nuovo singolo, è distribuito con il pay with a tweet, come mai avete deciso di "regalare" il vostro lavoro?
Vincenzo - “Non crediamo di star regalando il nostro lavoro. Il singolo ha un prezzo, si “paga” con un tweet o una condivisione su facebook. E’ una moneta che sta rivelando il proprio valore e non è qualcosa che diamo per scontato perché non tutte le persone sono disposte a rendere pubblici i propri interessi. Chi sceglie di farlo sceglie di mettersi in discussione e di dimostrare che i propri interessi non sono condizionati da ciò che viene generalmente preconfezionato. Per noi è un valore altissimo e che ci porta un gran beneficio.”. D - Il brano è già in rotazione su diverse radio italiane ed estere, ora quali obiettivi vi prefiggete?
Andrea - “Ci concentreremo sul live e sul portare la nostra musica in giro per l’Italia. Vogliamo che i nostri fan ci guardino bene in faccia e ci vedano suonare, perché è il palco la vera sfida. Ogni concerto sarà sempre un traguardo raggiunto per noi, in vista del successivo e delle sorprese che stiamo preparando.”.
- (PRIMAPRESS)
Gabriele - “April Fools è un nome che nacque per ironizzare sul cognome del sottoscritto e per richiamare il giorno del primo Aprile, in cui tutti sono legittimati a scherzare, ad “impazzire”, ad essere folli. Con il passare degli anni, a quell’ironia dei primi tempi spensierati si è aggiunta la consapevolezza che preservare un po’ di “follia” nella quotidianità è quasi necessario per non soccombere alla routine e alla noia, nonché alla difficoltà di tempi come questi in cui viviamo.”. D - Il vostro sound è una miscellanea di generi diversi. E' un “compromesso” tra le vostre diverse esperienze e gusti o una precisa scelta stilistica?
Alessandro - “Una precisa scelta. Non rinunciamo mai allo stimolo di cercare qualcosa di nuovo, di fresco e il bacino da cui attingiamo non può non essere quello delle nostre esperienze, dei nostri background, che sono abbastanza diversi. Tuttavia la cornice entro la quale ci divertiamo a miscelare i colori è sempre quella del Pop, inteso come musica rivolta ad un pubblico vasto e che veicola messaggi universali.”. D - Leggiamo che siete tornati con un pò di “rabbia” in più. Verso chi e/o che cosa?
Gabriele - “È cambiato il nostro modo di dire le cose, ed è senz’altro più arrabbiato. Se dovessimo identificare qualcosa verso cui la nostra rabbia si rivolge direi che è senz’altro… l’immobilità. Quella sensazione che si ha quando sembra che le cose non cambino mai, che non si vada avanti, l’assenza di movimento. Ecco, la nostra musica è il nostro calcio a questa orrenda sensazione, il nostro tentativo di dare uno scossone a questo mondo - economico, sociale, culturale - che sembra si sia del tutto impigrito, addormentato. Un modo per farlo è rompere le convenzioni, dire il non detto, e farlo con energia.”. D - Occhi tuoi di-amante, il vostro nuovo singolo, è distribuito con il pay with a tweet, come mai avete deciso di "regalare" il vostro lavoro?
Vincenzo - “Non crediamo di star regalando il nostro lavoro. Il singolo ha un prezzo, si “paga” con un tweet o una condivisione su facebook. E’ una moneta che sta rivelando il proprio valore e non è qualcosa che diamo per scontato perché non tutte le persone sono disposte a rendere pubblici i propri interessi. Chi sceglie di farlo sceglie di mettersi in discussione e di dimostrare che i propri interessi non sono condizionati da ciò che viene generalmente preconfezionato. Per noi è un valore altissimo e che ci porta un gran beneficio.”. D - Il brano è già in rotazione su diverse radio italiane ed estere, ora quali obiettivi vi prefiggete?
Andrea - “Ci concentreremo sul live e sul portare la nostra musica in giro per l’Italia. Vogliamo che i nostri fan ci guardino bene in faccia e ci vedano suonare, perché è il palco la vera sfida. Ogni concerto sarà sempre un traguardo raggiunto per noi, in vista del successivo e delle sorprese che stiamo preparando.”.
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