Al MiMit in mostra “Gli scultori della velocità”. Sette carrozzerie di auto iconiche presentate da Asi e ModenArt
- di C.F.
- in Arte & Mostre
(PRIMAPRESS) - ROMA - Nell’imponente struttura razionalista di Palazzo Piacentini a Roma, sede del Ministero del Made in Italy, ieri, durante l’inaugurazione della mostra “Gli scultori della Velocità”, sono risuonati i colpi di martello sulle lamiere delle carrozzerie di auto che hanno fatto la storia del motorismo italiano. La mostra “Gli scultori della velocità. I capolavori dei maestri carrozzieri modenesi” è promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con ASI - Automotoclub Storico Italiano e ModenArt.
L’esposizione - composta da sette sculture di alluminio, ferro e legno che rappresentano altrettanti celebri modelli di auto sportive – mette in luce la bellezza del design automobilistico italiano, quello degli anni ’50 e ’60 del ’900, in cui arte e artigianalità si sono fusi grazie alla maestria dei carrozzieri modenesi che, a colpi di martelli, hanno letteralmente scolpito i modelli più eleganti e vincenti della storia dell’auto sportiva. Alla cerimonia hanno partecipato il Capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Federico Eichberg, il presidente ASI, Alberto Scuro, il curatore di ModenArt, Jean Marc Borel, e il maestro carrozziere Afro Gibellini. “Vogliamo dare ispirazione alle nuove generazioni e anche questa mostra può lanciare un forte segnale ai giovani, perché qualcuno di loro potrebbe raccogliere il testimone dei maestri carrozzieri modenesi per portare avanti una tradizione che coniuga artigianato e arte. Questa mostra ci proietta al futuro con uno sguardo alle vetture del passato.” Ha sottolineato Federico Eichberg, Capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “L’Automotoclub Storico Italiano, ente nazionale di riferimento per la tutela e la valorizzazione del motorismo storico, rende omaggio alle idee, alla creatività, all’ingegno di un gruppo di persone che per troppo tempo sono rimaste nell’ombra - ha detto il presidente di Asi, Alberto Scuro - Maestri carrozzieri che con le loro semplici attrezzature hanno saputo creare gioielli di arte allo stato puro, fatti di linee curve create utilizzando solo la conoscenza, l’esperienza, la passione, l’abilità di plasmare icone indiscusse”. I modelli in mostra - Ferrari 750 Monza del 1954, Ferrari 250 Testarossa del 1957, Shelby Cobra Daytona Coupé del 1964, Ferrari 275 GTB Competizione Speciale del 1965 e Ferrari 330 P4 Coupé del 1967 - rappresentano la quintessenza di un’epoca, la bellezza e la creatività del Made in Italy, il sogno e l’ottimismo delle terre emiliano-romagnole, da sempre vocate ai motori e all’industria automobilistica. Le opere di ModenArt, considerate vere e proprie sculture di arte moderna, sono modellate interamente a mano e senza nessuna verniciatura. Mentre il mondo del design e dell’automobile continua a evolvere, la collezione ModenArt ferma il tempo e testimonia la grandezza dell’artigianalità italiana. La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta sino al 1° settembre, tutti i fine settimana (sabato e domenica), dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Durante la settimana (dal lunedì al venerdì) la mostra sarà visitabile dalle ore 17.00 alle ore 19.00 previa prenotazione alla email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - (PRIMAPRESS)
L’esposizione - composta da sette sculture di alluminio, ferro e legno che rappresentano altrettanti celebri modelli di auto sportive – mette in luce la bellezza del design automobilistico italiano, quello degli anni ’50 e ’60 del ’900, in cui arte e artigianalità si sono fusi grazie alla maestria dei carrozzieri modenesi che, a colpi di martelli, hanno letteralmente scolpito i modelli più eleganti e vincenti della storia dell’auto sportiva. Alla cerimonia hanno partecipato il Capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Federico Eichberg, il presidente ASI, Alberto Scuro, il curatore di ModenArt, Jean Marc Borel, e il maestro carrozziere Afro Gibellini. “Vogliamo dare ispirazione alle nuove generazioni e anche questa mostra può lanciare un forte segnale ai giovani, perché qualcuno di loro potrebbe raccogliere il testimone dei maestri carrozzieri modenesi per portare avanti una tradizione che coniuga artigianato e arte. Questa mostra ci proietta al futuro con uno sguardo alle vetture del passato.” Ha sottolineato Federico Eichberg, Capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “L’Automotoclub Storico Italiano, ente nazionale di riferimento per la tutela e la valorizzazione del motorismo storico, rende omaggio alle idee, alla creatività, all’ingegno di un gruppo di persone che per troppo tempo sono rimaste nell’ombra - ha detto il presidente di Asi, Alberto Scuro - Maestri carrozzieri che con le loro semplici attrezzature hanno saputo creare gioielli di arte allo stato puro, fatti di linee curve create utilizzando solo la conoscenza, l’esperienza, la passione, l’abilità di plasmare icone indiscusse”. I modelli in mostra - Ferrari 750 Monza del 1954, Ferrari 250 Testarossa del 1957, Shelby Cobra Daytona Coupé del 1964, Ferrari 275 GTB Competizione Speciale del 1965 e Ferrari 330 P4 Coupé del 1967 - rappresentano la quintessenza di un’epoca, la bellezza e la creatività del Made in Italy, il sogno e l’ottimismo delle terre emiliano-romagnole, da sempre vocate ai motori e all’industria automobilistica. Le opere di ModenArt, considerate vere e proprie sculture di arte moderna, sono modellate interamente a mano e senza nessuna verniciatura. Mentre il mondo del design e dell’automobile continua a evolvere, la collezione ModenArt ferma il tempo e testimonia la grandezza dell’artigianalità italiana. La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta sino al 1° settembre, tutti i fine settimana (sabato e domenica), dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Durante la settimana (dal lunedì al venerdì) la mostra sarà visitabile dalle ore 17.00 alle ore 19.00 previa prenotazione alla email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - (PRIMAPRESS)