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Alimentazione: l’Ue manda sugli scaffali dei 27 Paesi membri prodotti con farina di grillo

  • di RED-ROM
  • in Europa
Alimentazione: l’Ue manda sugli scaffali dei 27 Paesi membri prodotti con farina di grillo
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES -  Dal prossimo 24 gennaio la polvere di grillo domestico (Acheta domesticus) si potrà trovare sugli scaffali dei supermercati dei 27 Stati membri dell'Unione Europea. Lo ha stabilito la Commissione europea che ha inserito la polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti e ha autorizzato la sua immissione sul mercato unico. L’autorizzazione, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue e firmata dalla presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, entrerà in vigore tra venti giorni: da quel momento, per 5 anni la società Cricket One Co. Ltd sarà l’unica a godere dell’apertura del mercato Ue alla farina di grillo. Perché proprio Cricket One, nel luglio 2019, aveva presentato una domanda di autorizzazione a Bruxelles per consentire l’uso della polvere animale come alimento, sostenuta da una descrizione dettagliata del processo di produzione e dei risultati delle analisi sui contaminanti, sui parametri microbiologici e sulla digeribilità delle proteine.
Il 23 marzo 2022 era stata interpellata dalla Commissione Ue, l'Autorità per la sicurezza alimentare che aveva dato parere scientifico positivo sull’utilizzo della farina di grillo. “La polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) è sicura alle condizioni e ai livelli d’uso proposti”, ha concluso l’Autorità, elencando poi gli alimenti consentiti: la polvere di grillo domestico, “se utilizzata nel pane e nei panini multicereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle premiscele secche per prodotti da forno, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione generale, soddisfa le condizioni per l’immissione sul mercato”. - (PRIMAPRESS)