Editoria: "Napoli Gentile" di Michele Rak, l'identità stratificata della città partenopea tra letteratura e costume
- di Fabio Zingone
- in Editoria
(PRIMAPRESS) - ROMA - Questo libro di Michele Rak, saggista, storico delle culture e analista delle tendenze, ripercorre 30 anni di una tradizione letteraria di una Napoli composita, arricchita dai costumi, interessi e conflitti delle comunità che l’hanno abitata: spagnoli, toscani, genovesi, turchi. È una città aperta alle ricerche delle scienze e alle stupefacenti arti del Barocco – la letteratura, la pittura, il teatro, le feste con i loro castelli di cartapesta e i terrori artificiali dei fuochi. Una città attrattiva per la varietà dei cibi e delle acque, del clima e dei divertimenti, delle conversazioni e dei teatri, della frutta e dei fiori, dei mercati e dei pittori.
Tutto questo è “Napoli Gentile” pubblicato da Argo e appena arrivato nelle librerie, dove la “gentilezza” che dà il titolo al libro di Rak è l’analisi di un comportamento rispettoso, benevolo e generoso della città nei confronti dell’accoglienza di contaminazioni multiculturali mediterranee capaci di influenzare costume, arti e politica.
In pochi decenni giuristi, medici, scienziati lavorano ad un insieme di opere teatrali, filosofiche, pittoriche e politiche alimentato con le materie dell’antica cultura dell’area e cercando nel teatro eroico e da cantimbanco, nella musica e nei linguaggi del fantastico le tracce della sua memoria, estetica e identità.
La tradizione letteraria lavora all’emersione di un’identità culturale autonoma e creativa e introduce a esperienze straordinarie: la musica con le sue fascinose villanelle, la pittura con i suoi inganni, messaggi e piaceri, il costume con l’eleganza e lo sfarzo dei suoi abiti, carrozze e cavalli, le feste e i culti delle comunità che abitano la città più sontuosa, popolosa e inquieta d’Italia.
La tradizione lavora su tutti i generi: poemi, romanzi, drammi, farse e ne compone i materiali anche in un modello del racconto, la fiaba, destinato all’intrattenimento, nei giardini cortigiani e accanto ai focolari nelle campagne, in seguito un genere letterario europeo. - (PRIMAPRESS)
Tutto questo è “Napoli Gentile” pubblicato da Argo e appena arrivato nelle librerie, dove la “gentilezza” che dà il titolo al libro di Rak è l’analisi di un comportamento rispettoso, benevolo e generoso della città nei confronti dell’accoglienza di contaminazioni multiculturali mediterranee capaci di influenzare costume, arti e politica.
In pochi decenni giuristi, medici, scienziati lavorano ad un insieme di opere teatrali, filosofiche, pittoriche e politiche alimentato con le materie dell’antica cultura dell’area e cercando nel teatro eroico e da cantimbanco, nella musica e nei linguaggi del fantastico le tracce della sua memoria, estetica e identità.
La tradizione letteraria lavora all’emersione di un’identità culturale autonoma e creativa e introduce a esperienze straordinarie: la musica con le sue fascinose villanelle, la pittura con i suoi inganni, messaggi e piaceri, il costume con l’eleganza e lo sfarzo dei suoi abiti, carrozze e cavalli, le feste e i culti delle comunità che abitano la città più sontuosa, popolosa e inquieta d’Italia.
La tradizione lavora su tutti i generi: poemi, romanzi, drammi, farse e ne compone i materiali anche in un modello del racconto, la fiaba, destinato all’intrattenimento, nei giardini cortigiani e accanto ai focolari nelle campagne, in seguito un genere letterario europeo. - (PRIMAPRESS)