A Budapest il tentativo di una nuova Europa, Orban: “Che sia più competitiva e più grande”
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - BUDAPEST - La chiusura della seconda giornata del Consiglio informale dell’UE a Budapest ha affrontato il complesso tema degli equilibri geopolitici ma oggi è stata anche la giornata per disegnare l’obiettivo di una nuova Europa unita per una strategia di competitività economica sui mercati. A dirlo è stato il “padrone di casa” Viktor Orban: rendere l'Europa di nuovo grande "Abbiamo concordato sul fatto che il focus per i prossimi cinque anni sarà la competitività" perché "siamo tutti interessati a fare l'Europa di nuovo grande". Lo ha detto il premier ungherese al termine della riunione informale del Consiglio europeo a Budapest.
“Se l'America ha deciso di rendere l'America di nuovo grande, c'è una sola risposta possibile da parte europea: rendere l'Europa di nuovo grande", ha affermato Orban. "Nessuno è interessato a gestire un declino".
A dare il calcio d’inizio su una più dinamica politica di competitività dell’Europa era stato ad inizio di giornata, con il suo rapporto economico, l’ex governatore della Banca Centrale ed ex premier italiano Mario Draghi. Un rapporto che ha già suscitato consensi e polemiche. È stata apprezzata la diagnosi, meno la cura proposta, in particolare la richiesta di 800 miliardi di nuovi investimenti all’anno, accolta con scarso entusiasmo dai cosiddetti "Paesi frugali".
Un nodo ancora irrisolto. Charles Michel, in conferenza stampa, ha dichiarato che il dibattito è avviato ma il dibattito in Europa appare molto lungo su questo tema. - (PRIMAPRESS)
A dare il calcio d’inizio su una più dinamica politica di competitività dell’Europa era stato ad inizio di giornata, con il suo rapporto economico, l’ex governatore della Banca Centrale ed ex premier italiano Mario Draghi. Un rapporto che ha già suscitato consensi e polemiche. È stata apprezzata la diagnosi, meno la cura proposta, in particolare la richiesta di 800 miliardi di nuovi investimenti all’anno, accolta con scarso entusiasmo dai cosiddetti "Paesi frugali".
Un nodo ancora irrisolto. Charles Michel, in conferenza stampa, ha dichiarato che il dibattito è avviato ma il dibattito in Europa appare molto lungo su questo tema. - (PRIMAPRESS)