Regeni: lo sfogo dei genitori verso Conte e Di Maio con la chiusura delle indagini da parte dei Pm romani
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Lo sfogo dei genitori di Giulio Regeni, il ricercatore ucciso in Egitto dopo terrificanti torture, in seguito all’atto di chiusura delle indagini dei Pm romani, è comprensibilmente all’indirizzo del Presidente del Consiglio e del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Cosa state facendo per la verità?” E la domanda imbarazzante rivolta ai due esponenti di governo. Il titolare della Farnesina, quando a luglio scorso gi era stato chiesto di produrre un’azione forte nei confronti dell’Egitto magari con il ritiro dell’ambasciatore italiano, aveva risposto “E fuorviante credere che avere il nostro ambasciatore al carico significhi non perseguire la verità”. I genitori di Giulio ed un’intera comunità si chiesero che cosa, invece, non sarebbe stato fuorviante e avrebbe portato alla verità. Ma le risposte non sono arrivate.
La ricostruzione dei magistrati italiani nel loro dossier è terribile. Regeni, scrivono i Pm, è stato torturato "in più occasioni e a distanza di più giorni" anche con coltelli e oggetti arroventati, e ha riportato "numerose lesioni" e la "perdita permanente di più organi" per colpi di "calci o pugni", "bastoni o mazze", urti "contro superfici rigide e anelastiche", fino a morirne. "Futili e abietti" i motivi. E su tutto questo c’è un silenzio assordante. - (PRIMAPRESS)