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Riforma Sistema Emergenza Sanitaria, Balzanelli (118): ascoltato alla XII Commissione Affari Sociali della Camera

Riforma Sistema Emergenza Sanitaria, Balzanelli (118): ascoltato alla XII Commissione Affari Sociali della Camera
(PRIMAPRESS) - ROMA - L’ultima “audizione-appello” è stata quella di oggi alla XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. La settimana scorsa c’era stata quella alla Sala Nassirya del Senato con la Vice Presidente del Senato e il Presidente della Commissione Sanità. Ma la lista degli appuntamenti spesi dal presidente del SIS 118, Mario Balzanelli per chiedere una riforma del sistema di Emergenza sanitario è lunga e si ripete come un mantra: tutelare un servizio che rappresenta un indicatore dell’efficenza sanitaria di un paese. “Immaginate solo per un attimo - ha detto Balzanelli a margine dell’incontro alla Camera - se il 118 per un’ora smettesse di rispondere alle chiamate di soccorso. Quante vite si perderebbero in uno spazio di tempo che dedichiamo ad un aperitivo”.
L’assetto del sistema di emergenza è fermo al 1996. Un tempo lungo dove a prescindere dai colori dei governi, si è legittimamente guardato a molti settori della sanità ma sorprendentemente dimenticando uno dei servizi essenziali. 
“Dall’appuntamento alla Camera di oggi - ha detto ancora il Presidente del SIS 118 - è emersa come sempre la condivisione di un servizio ritenuto necessario. Ma allora c’è da chiedersi perché e dove si ferma il legislatore?   
L’entità di questa dimenticanza si è resa evidente, in tutta la  drammaticità delle sue  conseguenze, non solo con la pandemia da COVID-19, ma con il permanere, ed il progressivo acuirsi, delle tante e severe criticità del servizio e dei percorsi operativi di cui fanno le spese, in vari ambiti, i pazienti e gli operatori sanitari. 
In tale contesto dimensionale, delicato, complesso e complicato, il Sistema dell’Emergenza Territoriale 118 va significativamente, e con massima urgenza temporale, potenziato a livello legislativo e  adeguatamente finanziato, al fine di determinare, secondo obiettive necessità,  un significativo  netto incremento della qualità complessiva delle prestazioni erogate a favore della comunita’ attraverso una strameritata valorizzazione sia del servizio, in quanto tale, sia della dignità delle migliaia dei suoi operatori, medici, infermieri, autisti-soccorritori. 
“L’occasione del PNRR doveva servire a disegnare gli asset per la crescita del welfare di un paese appesantito da una popolazione anziana - continua Balzanelli - ma il 118 non è neanche citato. Chiediamo al legislatore che venga riconosciuto al 118 dignità di macrostruttura dipartimentale, che venga mantenuto il dimensionamento del Sistema su base provinciale (come sancito dal DPR del 27/3/1992), che le Centrali Operative 118 vengano riconosciute e rinforzate come centri di responsabilità e non ridotte a meri “call centers”, che venga stabilito lo standard di una postazione di soccorso avanzato, con medico e infermiere a bordo, ogni 60.000 abitanti, che vengano riattivati e potenziati I Punti di Primo Intervento quali strutture intermedie in grado di fare filtro sulle acuzie minori, che venga previsto un numero di mezzi di soccorso in grado di assicurare il rispetto dei tempi di intervento stabiliti per area urbana ed extraurbana, che vengano implementate tutte le risorse tecnologiche rese possibili dall’utilizzo della telemedicina e della intelligenza artificiale a supporto del momento diagnostico e terapeutico potenzialmente salvavita, in un contesto organico di Sistema 118, velocissimo e moderno, che veda la Centrale Operativa 118 connessa in tempo reale, da una parte, con tutti gli scenari più critici del soccorso, e  dall’altra, con l’area critica ospedaliera.Chiediamo al legislatore il riconoscimento della dignità e del valore di tutti gli operatori del Sistema 118 nazionale, e che di conseguenza vengano previste per medici, infermieri ed autisti-soccorritori le indennità – assolutamente specifiche di ruolo - di rischio ambientale e biologico.
Chiediamo che i medici convenzionati possano passare, su base facoltativa, alla dipendenza, conservando l’anzianita’ di servizio maturata continuando a rimanere nel 118, e chiediamo che venga finalmente istituito il profilo professionale dell’autista-soccorritore”. - (PRIMAPRESS)