Femminicidi: i corsi del SIS 118 per riconoscere la manipolazione e prevenire le violenze
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Eleonora Toci, Celeste Rita Palmieri, Flavia Melloni Agonici, Aurora Tila, sono gli ultimi nomi di una lunga sequenza di vittime di femminicidio che nel 2024 ne ha registrato 90. Settantasette quelle uccise in ambito familiare. “In questo caso - annota il Presidente del SIS 118, Mario Balzanelli - abbiamo il conto delle richieste di soccorso alle Centrali Operative del Sistema di Emergenza Territoriale 118, o agli accessi diretti nei Pronto Soccorso che si moltiplicano, di giorno in giorno. Con frequenza sempre più elevata, peraltro, si riscontrano atti di violenza a danno di soggetti particolarmente fragili, con problemi psicologici importanti o anche affetti da patologia psichiatrica”.
La Violenza contro le donne è un problema di salute pubblica globale che riguarda tutte le classi sociali e, secondo studi recenti, pare determini ripercussioni biologiche non solo incidenti, a livello psichico e relazionale, nella struttura identitaria più profonda della persona, ma anche – e addirittura - a livello genetico, producendo nel Dna delle vittime (donne, nella stragrande maggioranza), cicatrici indelebili. In alcuni casi, sulla “salute” del genoma della vittima, con effetti negativi che possono manifestarsi, a volte, anche 10 - 20 anni di distanza.
Da anni, la Società Italiana Sistema 118, in collaborazione con altre istituzioni del mondo della scuola, e con esperti tra cui l' avvocato-criminologa Luana Campa per finalizzare iniziative di contrasto alla violenza di genere. " Noi donne - spiega Campa - non dobbiamo mai sottovalutare comportamenti dell’uomo da interpretarsi precocemente quali potenziali segnali di allarme, tra cui la gelosia e la pretesa manipolatoria del controllo, perché spesso predittori di abusi pericolosi e, a volte, potenzialmente letali. Ancora oggi un adolescente su quattro confonde il controllo con l'amore. Urge, pertanto, ripartire da una capillare informazione e formazione dedicata, di carattere permanente e ricorrente, dei nostri giovani ma anche delle famiglie, la quale deve avere – necessariamente- connotazione strutturale, per contenuti, metodologie e percorsi attuativi, di valenza interistituzionale integrata".
" La piaga del femminicidio nel nostro Paese evidenzia l’immane tragedia di morti atroci potenzialmente evitabili, per cui, nella prospettiva del soccorso sanitario, noi, operatori del 118, arriviamo spesso troppo tardi, limitandoci, in questi casi, ad effettuare la constatazione di decesso- dichiara Mario Balzanelli –. Siamo nel pieno vortice di una devastazione che dobbiamo assolutamente evitare” . Urge, in questa prospettiva che impone assoluta decisione e concretezza, uno sforzo corale dello Stato, di tutte le istituzioni dimensionalmente afferenti a questo dramma, in piena esponenziale evoluzione. Oggi l' Italia è tra i sette Paesi UE a non prevedere quale obbligatoria l' educazione sessuale ed affettiva a scuola – evidenzia ancora Balzanelli-. La SIS118 ha predisposto, insieme con esperti di estrazione multiprofessionale e multidisciplinare due corsi di formazione in tema di “Prevenzione della violenza di genere” e di “Gestione sul territorio, in emergenza – urgenza del “codice rosa”.. - (PRIMAPRESS)