Una svista del Ministero dell'Ambiente toglie 80 mln di fondi ai Parchi Italiani. La reazione delle aree verdi
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Il ministero dell’Ambiente fa un po’ di confusione nei fondi destinati ai Parchi Naturali italiani e saltano circa 80 milioni di assegnazioni per la valorizzazione delle aree protette e la biodiversità. Un svista che ha fatto preoccupare i vertici delle aree verdi italiane all’indomani della lettura dell’entrata in vigore del DL Sostegni del 30 giugno scorso. Di qui la legittima levata di scudi per chiedere di sanare l’incidente di percorso con il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri in prima istanza ma poi in queste ore si sono espressi anche i presidenti dei parchi a cominciare da Francesco Curcio per la Sila:
“Una tale confusione nella gestione dei fondi destinati ai Parchi Nazionali Italiani, si traduce in una mancanza di cura e di attenzione al patrimonio naturalistico dell’Italia e dell’Europa tutta, una frenata brusca alla volontà di intraprendere realmente un percorso di transizione ecologica del Paese”. A rincarare la dose è il Direttore f.f. del Parco della Sila Domenico Cerminara: “i Parchi hanno bisogno di sostegno affinché possano gestire al meglio cambiamenti e far fronte alle sfide europee in termini di strategia per la biodiversità, eravamo e siamo già a lavoro per essere pronti a sviluppare nuovi interventi”.
Il ministro Cingolani e la sottosegretaria Fontana hanno ammesso l’errore formale e si sono impegnati a sanare la perdita nel Decreto Sostegni Bis ancora aperto a Montecitorio. - (PRIMAPRESS)
“Una tale confusione nella gestione dei fondi destinati ai Parchi Nazionali Italiani, si traduce in una mancanza di cura e di attenzione al patrimonio naturalistico dell’Italia e dell’Europa tutta, una frenata brusca alla volontà di intraprendere realmente un percorso di transizione ecologica del Paese”. A rincarare la dose è il Direttore f.f. del Parco della Sila Domenico Cerminara: “i Parchi hanno bisogno di sostegno affinché possano gestire al meglio cambiamenti e far fronte alle sfide europee in termini di strategia per la biodiversità, eravamo e siamo già a lavoro per essere pronti a sviluppare nuovi interventi”.
Il ministro Cingolani e la sottosegretaria Fontana hanno ammesso l’errore formale e si sono impegnati a sanare la perdita nel Decreto Sostegni Bis ancora aperto a Montecitorio. - (PRIMAPRESS)