Allarme chirurgia estetica in gravidanza
- di RED-CENTRALE
- in Salute&Benessere
(PRIMAPRESS) - MILANO - Se sia possibile effettuare interventi di chirurgia plastica durante la gravidanza è una domanda che fino a qualche anno fa nessuno avrebbe mai osato porre. Ma i tempi cambiano e le buone (e cattive) abitudini anche. Numerosi rumors negli ultimi giorni hanno messo nel mirino la showgirl Belen Rodriguez che parrebbe essersi sottoposta a un ritocchino alle labbra proprio durante l’attesa del primogenito Santiago. I fan di Belen non avrebbero esitato ad attaccare la showgirl, preoccupati per la salute del nascituro, tanto da costringerla a smentire ufficialmente di essersi sottoposta a trattamenti di alcun tipo.
Ma quali sono i rischi della chirurgia estetica per le donne in stato interessante? A tal proposito il dottor Alberto Capone, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva a Milano, afferma: “In generale si può affermare che in gravidanza è sconsigliato ogni tipo di intervento chirurgico estetico, perché, come sappiamo, il corpo della donna risulta essere più fragile, l’anestesia e i farmaci necessari agli interventi non sono infatti compatibili con lo stato interessante”.
Sembra purtroppo però che le basilari regole della gravidanza vengano sottovalutate sempre di più: se infatti è vero che la nascita di un figlio rappresenti il momento più bello nella vita di una donna, è altrettanto vero che la gravidanza determina nel corpo femminile alcuni cambiamenti importanti che possono incrinarne l’autostima. Vista la maniacale attenzione e ricerca incessante di un corpo perfetto, non stupisce come, perfino in un momento di cambiamento fisico come quello della gravidanza, alcune donne decidano di ricorrere alla chirurgia estetica. Quali sono dunque gli interventi a cui è possibile sottoporsi? Il dottor Capone risponde: “È possibile effettuare trattamenti estetici meno invasivi, come ad esempio microiniezioni di acido ialuronico, mesolifting e microdermolift, anche se il viso di una donna incinta risulta generalmente piò tonico e luminoso a causa degli ormoni in circolo”.
Scagionata Belen, sotto accusa, invece, sono diverse celebrities internazionali. Le ultime tendenze che arrivano dagli States, infatti, confermano un abuso di trattamenti ringiovanenti, soprattutto al viso, anche durante il periodo di gestazione. La notizia shock, che sta facendo il giro del globo riguarda l’ultima follia della famosa ereditiera americana Kim Kardashan che, giunta al 5 mese di gravidanza, ha sperimentato (come testimoniato dal suo account instagram: http://hollywoodlife.com/2013/03/11/kim-kardashian-blood-facial-kktm-pic/#ref=/2013/03/11/kim-kardashian-blood-facial-kktm-pic/pos=) la nuova procedura Blood Facial o ‘Lifting del vampiro’. “Il trattamento consiste nel prelevare dai 10 ai 30 ml di sangue dal corpo del paziente, filtrarlo in una macchina per rimuovere le piastrine e iniettarlo nuovamente sul viso. I benefici del trattamento sono visibili dopo due o tre mesi e durano oltre un anno, rendendo la pelle più fresca e tonica. È possibile effettuarlo anche in gravidanza: trattandosi dello stesso sangue del paziente non c’è alcun rischio di reazione allergica, anche se personalmente trovo superflui questi trattamenti in quel particolare periodo" puntualizza Capone.
Un capitolo a parte va poi dedicato alle operazioni post parto: in costante crescita le richieste di mastoplastica, addominoplastica e liposuzione. Anche in questo caso però il dottor Capone mette in guardia: “Pur non essendoci controindicazioni di nessun tipo, soprattutto per quanto riguarda l’allattamento, dopo il parto sarà necessario aspettare qualche mese prima di poter essere sottoposte a interventi di questo tipo” conclude Alberto Capone. - (PRIMAPRESS)