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Alzheimer: ad Arezzo un avamposto della ricerca avanzata per l’epidemia sociale del futuro

Alzheimer: ad Arezzo un avamposto della ricerca avanzata per l’epidemia sociale del futuro
(PRIMAPRESS) - AREZZO - I risultati di uno studio clinico su pazienti con Alzheimer in fase iniziale sono stati presentati al Congresso mondiale di Neurologia che si è recentemente tenuto a Roma. Lo studio, condotto presso l’Istituto Fatebenefratelli di Roma e coordinato dal Dott. Massimo Marianetti (Responsabile del Servizio di Neuropsicologia e del Centro Sperimentale Alzheimer presso lo stesso Istituto), ha dimostrato l’efficacia di due sostanze naturali allo studio da anni presso l'Università di Firenze nel contrastare la patogenesi della malattia. Lo studio è stato promosso dall’aretina Innbiotec Pharma che ha sviluppato “Euvitase”, il prodotto oggetto dello studio, contenente polifenoli dell'olivo e glutatione. “Si tratta di un prodotto a base di Oleuropeina e Glutatione biodisponibile, frutto del grande lavoro fatto negli anni dal mio gruppo presso l’università di Firenze sullo sviluppo e brevettazione del processo industriale per la produzione dei tioesteri di glutatione, composti efficaci nel contrastare i danni cellulari prodotti dai radicali liberi – dice Gianfranco Liguri, già Professore Ordinario di Biochimica e Biologia molecolare presso il Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche dell'Università di Firenze, Direttore del Corso di Perfezionamento in Metodologie Diagnostiche Innovative e attuale Presidente e Chief Innovation Officer di Innbiotec Pharma - i parametri mnestici, cognitivi e di coordinazione dei pazienti trattati hanno mostrato sia un arresto della progressione della neuro-degenerazione, sia una regressione della sintomatologia. Questi risultati lasciano intravedere la potenzialità di un trattamento per una patologia di rilevantissimo impatto socio-economico, per la quale non esistono ad oggi cure efficaci”.“La malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza (rappresenta il 50-60% di tutti i casi) -spiega Oliviero Giusti, Patologo, per 30 anni al timone di Biochemical Systems International, eccellenza nel campo delle apparecchiature diagnostiche e attuale CEO di Innbiotec Pharma – secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo oggi ci sono 55 milioni di persone con una forma di demenza, destinate a diventare 139 milioni entro il 2050. In Italia si stima che la demenza colpisca 1.241.000 persone. Terminato il mio impegno nel campo della diagnostica ho voluto dedicarmi con il Prof. Liguri, al quale sono legato da una lunga amicizia anche professionale, a migliorare il benessere delle persone tramite prodotti naturali ed innovativi; la cura dell’Alzheimer costituisce senza dubbio il nostro obbiettivo più importante ed i positivi risultati dello studio condotto con l’Istituto Fatebenefratelli ci spronano ad andare avanti con il nostro lavoro – continua Giusti - l’area Ricerca&Sviluppo è il motore dell’azienda, dal 2015 ad oggi vi abbiamo investito oltre 5 milioni di euro; attualmente abbiamo all’attivo 18 brevetti italiani ed internazionali e 2 molecole molto innovative. Oltre che nel trattamento delle malattie neurodegenerative (Alzheimer e demenza senile), siamo impegnati in quello delle malattie del fegato e respiratorie (COVID19 e polmoniti acute) e ci avvaliamo di importanti collaborazioni con Università italiane e centri di ricerca italiani e stranieri. In particolare, sul COVID19, siamo impegnati con l’ospedale San Raffaele di Milano nella conduzione di uno studio che indaga l’impiego della combinazione delle nostre due molecole nell’evitare lo stato infiammatorio a carico dei polmoni. Si tratta di un’attività in corso per la quale stiamo facendo importanti approfondimenti anche sul fronte della ecotossicologia”. - (PRIMAPRESS)