Metano, l’Ue approva il monitoraggio per la riduzione di emissioni. Il ruolo di EDFE
- di Pasquale Alfieri
- in Ambiente
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - Con il voto del Parlamento europeo le commissioni Ambiente (Envi) e Industria (Itre) hanno adottato il mandato negoziale sul regolamento per monitorare e ridurre le emissioni di metano nel settore energetico. Il testo, fortemente appoggiato da Environmental Defense Fund Europe (EDFE), approvato con 114 voti a favore, 15 contrari e 3 astensioni, dovrà attendere il nulla osta della plenaria, tra l’8-11 maggio per diventare la posizione ufficiale del Parlamento nei triloghi con Consiglio e Commissione.
Flavia Sollazzo, Direttore Senior dell'EDFE per la Transizione Energetica dell'UE, ha affermato: "Questo è un momento cruciale per il lascito climatico dell'UE. L'attuazione tempestiva di una forte regolamentazione potrebbe portare una tripla vittoria: rallentare il riscaldamento globale, rafforzare l'approvvigionamento di gas dell'Europa durante una crisi energetica e consentire alle economie di reimmettere nel ciclo commerciale grandi quantità di gas altrimenti inutilizzate. In attesa della completa transizione verso l'energia rinnovabile, dobbiamo garantire che l'estrazione di combustibili fossili sia efficiente e responsabile, limitando la necessità di nuove estrazioni. Il tempismo è fondamentale, dal momento che, dati i recenti aumenti, rappresenta un importante incentivo per l'industria oil&gas ad agire e catturare il metano - principale componente del gas naturale - altrimenti sprecato".
Per raggiungere l'ambizioso obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55%, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2030, il regolamento deve fornire una solida base per ridurre le emissioni di metano energetico all’interno dell'unione. A tal proposito, l'istituzione di misure nazionali solide, metterebbe l'UE in una posizione più forte, dotandola di strumenti più efficaci per affrontare le importazioni. - (PRIMAPRESS)
Flavia Sollazzo, Direttore Senior dell'EDFE per la Transizione Energetica dell'UE, ha affermato: "Questo è un momento cruciale per il lascito climatico dell'UE. L'attuazione tempestiva di una forte regolamentazione potrebbe portare una tripla vittoria: rallentare il riscaldamento globale, rafforzare l'approvvigionamento di gas dell'Europa durante una crisi energetica e consentire alle economie di reimmettere nel ciclo commerciale grandi quantità di gas altrimenti inutilizzate. In attesa della completa transizione verso l'energia rinnovabile, dobbiamo garantire che l'estrazione di combustibili fossili sia efficiente e responsabile, limitando la necessità di nuove estrazioni. Il tempismo è fondamentale, dal momento che, dati i recenti aumenti, rappresenta un importante incentivo per l'industria oil&gas ad agire e catturare il metano - principale componente del gas naturale - altrimenti sprecato".
Per raggiungere l'ambizioso obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55%, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2030, il regolamento deve fornire una solida base per ridurre le emissioni di metano energetico all’interno dell'unione. A tal proposito, l'istituzione di misure nazionali solide, metterebbe l'UE in una posizione più forte, dotandola di strumenti più efficaci per affrontare le importazioni. - (PRIMAPRESS)
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