Caso Regeni: la "coraggiosa" politica estera di Di Maio che ora chiede all'Europa di intervenire
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - Ci sono volute le conclusioni forti della Procura di Roma sul caso dell’omicidio di Giulio Regeni a scuotere il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “L’Italia è un Paese fondatore dell'Ue e sul tema dei diritti umani non è concesso fare passi indietro. E' opportuno che ad esprimersi chiaramente su questo tema siano anche i nostri partner europei attraverso azioni mirate". Così il ministro degli Esteri alla riunione a Palazzo Chigi sul caso Regeni in cui erano presenti e i ministri Lamorgese e Guerini e il premier Conte che ha sollecitato l’incontro al suo ritorno da Bruxelles.
La Farnesina, dunque, dopo il lungo periodo di non rilevante attività sul caso da parte del ministro, avvierà le necessarie iniziative per coinvolgere l'Ue affinché faccia pressione sull’Egitto. Un’azione che poteva essere intrapresa prima con un’attività più consapevole e coraggiosa di Di Maio che ha definito "agghiacciante" il quadro descritto dalla procura di Roma. - (PRIMAPRESS)