Il 57° Rapporto Censis impietoso con le politiche dell'ultimo decennio: "Ciechi dinanzi ai presagi"
- di P.A.
- in Italia
(PRIMAPRESS) - ROMA - “Ciechi dinanzi ai presagi: crisi demografica che nel 20250 ci farà avere quasi 8 milioni di persone in età lavorativa; intrappolati nel mercato dell’emotività: con l’80% degli italiani che vede il paese in declino e il 50% con la paura di una guerra”, sono questi alcuni dei punti emersi dal 57° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, presentato oggi. Un popolo non più alla ricerca dell’agiatezza ma solo di serenità sempre più negata. E nell’economia post-espansione monetaria c’è un record di occupati ma con la crescita in rallentamento.
Nel rapporto c’è anche una riflessione che riguarda l’incomunicabilità generazionale che se in passato era vissuta con gli scontri di piazza e nelle università, oggi è silenziosa: si va via e basta. Gli esuli in fuga tra i giovani sono oltre 36mila in una fascia compresa tra i 18 e i 34.
Ed infine l’industria ricettiva che è tornata a viaggiare con grandi numeri incrementando i posti letto con formule in affitto nel Centro Storico. Città che il Censis nella sua analisi definisce “porose” ma incapaci di esprimere qualsiasi processo di innovazione urbanistica. - (PRIMAPRESS)
Nel rapporto c’è anche una riflessione che riguarda l’incomunicabilità generazionale che se in passato era vissuta con gli scontri di piazza e nelle università, oggi è silenziosa: si va via e basta. Gli esuli in fuga tra i giovani sono oltre 36mila in una fascia compresa tra i 18 e i 34.
Ed infine l’industria ricettiva che è tornata a viaggiare con grandi numeri incrementando i posti letto con formule in affitto nel Centro Storico. Città che il Censis nella sua analisi definisce “porose” ma incapaci di esprimere qualsiasi processo di innovazione urbanistica. - (PRIMAPRESS)