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Immuni: da oggi è scaricabile l’app per il tracciamento del coronavirus. In 4 regioni la sperimentazione

  • di RED-ROM
  • in Italia
Immuni: da oggi è scaricabile l’app per il tracciamento del coronavirus. In 4 regioni la sperimentazione
(PRIMAPRESS) - ROMA - Da oggi 1 giugno la app Immuni sarà disponibile sugli Store e potrà essere scaricata gratuitamente da tutti gli italiani sui propri smartphone. Ma attenzione a non scaricare nessuna applicazione che arriva attraverso una email che contiene un virus. La sperimentazione partirà il 3 giugno in 4 regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria
L’app di contact tracing Immuni in realtà arriva con un pò di ritardo e questo potrebbe pregiudicare i grandi numeri che la renderebbero più efficace.  Inoltre,  c’è l’altra incognita su come verrà percepita dagli utenti in relazione alla propria privacy anche se questo argomento è stato ampiamente trattato e non vi è alcun pericolo di dati personali diffusi senza autorizzazione personale.
A che serve e come funziona? 
Del funzionamento e dell'utilità di Immuni abbiamo scritto più volte sul Sole 24 Ore. È una app per il contact tracing, tecnologia molto usata in tempi di epidemia (gli esempi migliori arrivano da Paesi asiatici come Corea del Sud, Singapore e Taiwan) solitamente abbinata a un grosso numero di tamponi eseguiti.
In sostanza è una piattaforma che consente di utilizzare le informazioni relative agli spostamenti e ai contatti fra cittadini durante un'emergenza sanitaria. In questo modo, nel caso si sia in presenza di un potenziale contagio (la persona che risulta positiva può segnalare la sua positività all'interno dell'app, ma non è obbligata a farlo), è possibile allertare i cittadini potenzialmente coinvolti e chiedergli di auto-isolarsi. Il contatto viene stabilito grazie all'utilizzo del bluetooth, tecnologia scelta perché funziona anche in assenza di segnale dati. Immuni, come la maggior parte delle app di contact tracing in via di lancio nei Paesi occidentali, è basata sul sistema di exposure notification progettato da Apple e Google.
A chi si chiede se è obbligatorio installare l'app la risposta è no: non c'è alcuna obbligatorietà circa l'installazione o l'utilizzo dell'app.
A chi appartiene Immuni e chi tratta i miei dati? 
Altra domanda molto dibattuta riguarda la proprietà dell'app e il trattamento dei dati. L'app è stata prodotta, per conto del Governo italiano, dalla società milanese Bending Spoons. Ma è a tutti gli effetti una piattaforma di proprietà dello Stato italiano. Come sono statali i server sui quali vengono raccolti i dati (sono della Sogei Spa, controllata al 100% dal ministero dell'Economia e delle Finanze).
Chi può installarla? 
Immuni può essere installata un po' da tutti. I requisiti hardware sono molto comuni, ma è necessario l'aggiornamento del sistema operativo che si usa. Una volta a regime, Immuni sarà disponibile sugli store di Apple e Google (App Store e Play Store) per tutti gli utenti iPhone o Android. Se lo smartphone non sarà compatibile con l'applicazione, sarà la stessa “Immuni” a segnalarlo all'utente. Per ora non è previsto un rilascio per gli ultimi smartphone Huawei e Honor, quelli sprovvisti del PlayStore di Google. Ci sarà una fase sperimentale?  In una prima fase Immuni sarà utilizzabile in via sperimentale solo dai cittadini residenti in quattro Regioni: Liguria, Puglia, Marche e Abruzzo. La sperimentazione partirà mercoledì 3 giugno. I miei dati personali sono a rischio?  È una domanda complessa, nell'era della digitalizzazione. Tuttavia, per come è fatta Immuni non vi è alcuna condivisione relativa a nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, rubrica, geolocalizzazione, interessi o app installate. I codici scambiati fra smartphone che entrano in contatto sono cifrati e anonimi. Gli unici dati richiesti dopo l'installazione sono relativi alla provincia di residenza. Il bluetooth scarica la batteria?  La tecnologia utilizzata per il tracciamento è il bluetooth LE (low emission), che teoricamente non richiede un grosso dispendio energetico. Il punto vero è che Immuni, senza il bluetooth attivo è completamente inutile. Chi decide di usare Immuni, insomma, si abitui a tenere la connessione bluetooth in modalità ON. Non serve, invece, tenere attivo il GPS. Cosa devo fare se risulto positivo?  Chi risulta positivo e usa Immuni può decidere di segnalarlo, in modo che il contact tracing possa avere benefici. Attenzione, però: non è una procedura abilitata a tutti (per evitare falsi positivi). Una volta che una persona risulta positiva, riceve dalle autorità sanitarie una OTP (una password temporanea) da digitare in un'area specifica dell'App dove è possibile segnalare - in modo del tutto anonimo - il proprio stato di positività. Cosa succede se entro in contatto con un positivo?  Se si è entrati in contatto con una persona risultata positiva, Immuni invierà una notifica che potrebbe essere la seguente: “Immuni ha rilevato che il giorno %@ sei stato vicino a un utente Covid-19 positivo. Segui le indicazioni del tuo medico. Rimani a casa per i 14 giorni successivi alla data del contatto”, secondo quanto appurato dal codice sorgente da Enrico Ferraris, avvocato esperto di informatica. C'è pubblicità nell'app?  No, all'interno di Immuni non c'è pubblicità. E non ci sarà pubblicità nelle app di contact tracing che usano il sistema di exposure notification progettato da Apple e Google. - (PRIMAPRESS)