Accordo Energia Ue, Michel: “Ora c’è il mandato ai ministri per garantire misure aggiuntive da intraprendere”
- di RED-ROM
- in Europa
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - "Abbiamo concluso un accordo sul tema dell'energia. Per molti mesi, comprese le ultime settimane, abbiamo lavorato molto, discusso, fatto progressi sull'argomento. Ha detto il presidente del Consiglio erurpeo, Charles Michel a conclusione dell'incontro dei leader dei paesi membri a Bruxelles. L'incontro di Praga è stato un passo importante per portarci a questo Consiglio europeo formale. In questi giorni, partendo dalle proposte della Commissione, partendo anche dalle misure aggiuntive proposte, abbiamo lavorato per conciliare i diversi punti di vista. Vorrei, in sintesi, descrivere le linee di questo importantissimo accordo concluso pochi istanti fa sul piano energetico.
Da un lato c'è la forte determinazione, condivisa all'unanimità, come attestano le conclusioni scritte, di agire insieme, come europei, per raggiungere tre obiettivi: abbassare i prezzi, abbassare i prezzi, garantire la sicurezza dell'offerta e continuare a lavorare per ridurre la domanda . C'è quindi, come avete visto, accordo su un pacchetto di misure, alcune proposte dalla Commissione, altre misure aggiuntive, che costituiscono di fatto il quadro per il quale, in maniera urgente, la Commissione e il Consiglio dell'Unione, vale a dire che i ministri dell'Energia hanno il mandato di lavorare per garantire che queste misure abbiano l'effetto desiderato.
Terzo punto che vorrei sottolineare: attorno al tavolo del Consiglio europeo c'è quella che chiamo clausola di fiducia. È la determinazione di istruire i nostri ministri dell'Energia a lavorare sodo, a lavorare lealmente per garantire che vi sia il più ampio sostegno possibile per l'attuazione delle varie misure necessarie.
E poi, c'è un quarto punto che vorrei sottolineare, che è la mobilitazione di tutte le risorse, a livello nazionale, ma anche dell'Unione Europea, al fine di garantire che "possiamo sostenere gli sforzi di investimento necessari , [ma molti dei quali sono già] sul tavolo in relazione a questo, ma sosteniamo anche tutte le misure affinché possiamo lavorare per proteggere il mercato interno. Sappiamo che il mercato interno è sicuramente un asset centrale di questo progetto europeo. È un potente motore di prosperità, di sviluppo, di protezione dei cittadini europei, di garanzia della coesione sociale. Sappiamo che la crisi energetica rappresenta una minaccia per il mercato interno. C'è stata anche l'affermazione, attraverso le conclusioni convalidate, di questa determinazione a lavorare insieme, ad agire insieme per proteggere, consolidare il mercato interno e garantire il massimo coordinamento delle iniziative sin dall'inizio della Commissione, anche del Consiglio dell'Unione. - (PRIMAPRESS)
Da un lato c'è la forte determinazione, condivisa all'unanimità, come attestano le conclusioni scritte, di agire insieme, come europei, per raggiungere tre obiettivi: abbassare i prezzi, abbassare i prezzi, garantire la sicurezza dell'offerta e continuare a lavorare per ridurre la domanda . C'è quindi, come avete visto, accordo su un pacchetto di misure, alcune proposte dalla Commissione, altre misure aggiuntive, che costituiscono di fatto il quadro per il quale, in maniera urgente, la Commissione e il Consiglio dell'Unione, vale a dire che i ministri dell'Energia hanno il mandato di lavorare per garantire che queste misure abbiano l'effetto desiderato.
Terzo punto che vorrei sottolineare: attorno al tavolo del Consiglio europeo c'è quella che chiamo clausola di fiducia. È la determinazione di istruire i nostri ministri dell'Energia a lavorare sodo, a lavorare lealmente per garantire che vi sia il più ampio sostegno possibile per l'attuazione delle varie misure necessarie.
E poi, c'è un quarto punto che vorrei sottolineare, che è la mobilitazione di tutte le risorse, a livello nazionale, ma anche dell'Unione Europea, al fine di garantire che "possiamo sostenere gli sforzi di investimento necessari , [ma molti dei quali sono già] sul tavolo in relazione a questo, ma sosteniamo anche tutte le misure affinché possiamo lavorare per proteggere il mercato interno. Sappiamo che il mercato interno è sicuramente un asset centrale di questo progetto europeo. È un potente motore di prosperità, di sviluppo, di protezione dei cittadini europei, di garanzia della coesione sociale. Sappiamo che la crisi energetica rappresenta una minaccia per il mercato interno. C'è stata anche l'affermazione, attraverso le conclusioni convalidate, di questa determinazione a lavorare insieme, ad agire insieme per proteggere, consolidare il mercato interno e garantire il massimo coordinamento delle iniziative sin dall'inizio della Commissione, anche del Consiglio dell'Unione. - (PRIMAPRESS)