Auto storiche: scampato nel DL Fiscale l'eliminazione del beneficio per i veicoli di interesse storico
- di RED-ROM
- in Motori & Nautica
(PRIMAPRESS) - ROMA - I possessori di veicoli storici di valore collezionistico, potranno tirare un sospiro di sollievo perchè è stato ritirato un emendamento che eliminava il beneficio fiscale per queste vetture. Nella seduta congiunta delle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato, è stato ritirato l’emendamento proposto nell’ambito del Decreto Legge Fiscale e inerente all’abolizione dei benefici fiscali per i veicoli certificati e registrati di interesse storico e collezionistico con età compresa fra 20 e 29 anni, che attualmente pagano un’imposta agevolata come forma di tutela per la loro conservazione.
Soddisfazione da parte di Asi che si era battura pedr il ritiro dell'emendamento. “ASI e tutti gli appassionati ringraziano i parlamentari che hanno ascoltato e compreso le nostre tesi”, ha commentato Alberto Scuro, presidente della Federazione italiana di riferimento per il motorismo storico. “Sicuramente sono prevalsi il buon senso e l’importanza di tutelare il settore. Avevamo ottenuto un abbassamento della pressione fiscale nella Finanziaria 2019, dopo che tra il 2015 e 2018 erano state eliminate le tutele per le ‘youngtimer’ causando la dispersione di parte del patrimonio motoristico nazionale e l’indebolimento dell’indotto legato alla filiera professionale. I veicoli ventennali che godono oggi di questa agevolazione sono lo 0,15% del parco veicolare totale e l’1,14% del parco veicolare ventennale (dati della Motorizzazione al 2 novembre 2021): numeri che non giustificano azioni penalizzanti a fronte di ciò che essi sono in grado di produrre in termini di sviluppo culturale, turistico ed economico, generando scenari occupazionali importantissimi per le future generazioni. Tutelarli è un nostro preciso dovere e non incide minimamente sul necessario rinnovamento del parco veicolare circolante”. - (PRIMAPRESS)
Soddisfazione da parte di Asi che si era battura pedr il ritiro dell'emendamento. “ASI e tutti gli appassionati ringraziano i parlamentari che hanno ascoltato e compreso le nostre tesi”, ha commentato Alberto Scuro, presidente della Federazione italiana di riferimento per il motorismo storico. “Sicuramente sono prevalsi il buon senso e l’importanza di tutelare il settore. Avevamo ottenuto un abbassamento della pressione fiscale nella Finanziaria 2019, dopo che tra il 2015 e 2018 erano state eliminate le tutele per le ‘youngtimer’ causando la dispersione di parte del patrimonio motoristico nazionale e l’indebolimento dell’indotto legato alla filiera professionale. I veicoli ventennali che godono oggi di questa agevolazione sono lo 0,15% del parco veicolare totale e l’1,14% del parco veicolare ventennale (dati della Motorizzazione al 2 novembre 2021): numeri che non giustificano azioni penalizzanti a fronte di ciò che essi sono in grado di produrre in termini di sviluppo culturale, turistico ed economico, generando scenari occupazionali importantissimi per le future generazioni. Tutelarli è un nostro preciso dovere e non incide minimamente sul necessario rinnovamento del parco veicolare circolante”. - (PRIMAPRESS)