Charter nautici tedeschi bloccati ai Caraibi dal coronavirus. Chiesto l’intervento del ministero degli Esteri
- di RED-ROM
- in Qui Berlino
(PRIMAPRESS) - BERLINO – “Aiutateci a tornare a casa”, è il messaggio inviato al ministero degli esteri tedesco da un gruppo di famiglie tedesche che si trovano ai Caraibi sulle loro barche in piena emergenza sanitaria provocata dal coronavirus e quindi con i confini blindati. I navigatori scrivono di aver formato un gruppo WhatsApp composto da 80 navigatori appartenenti a diverse nazioni europee (inclusi alcuni italiani) che vogliono tornare a casa, ma non sanno come fare.Diversi stati caraibici hanno chiesto alle barche di andare via, in particolare gli Stati del sud che sono quelli più sicuri nella stagione degli uragani. Molte barche hanno a bordo anche bambini piccoli.
Tra poco più di un mese inizia la stagione degli uragani e in molti non vogliono passarla oltre oceano, specialmente se non possono raggiungere le isole del sud. Passare la stagione degli uragani al nord significa, con tutta probabilità, perdere la barca.
I navigatori tedeschi dicono di non poter tornare in Europa perché quasi tutti i paesi europei hanno le frontiere chiuse e non saprebbero dove atterrare, ma, soprattutto, perché i loro piani per il rientro prevedevano l’arrivo ai Caraibi di equipaggi di amici o di professionisti che avrebbero dato loro una mano a portare la barca oltre oceano. Le mogli con i bambini avrebbero volato in Europa evitando così di avere, durante la dura navigazione di ritorno, i bambini a bordo, ma ora che tutti i voli sono chiusi, nessuno può raggiungerli dall’Europa. I tedeschi, vista la situazione, hanno chiesto alla marina militare di poter creare un convoglio di barche scortate da una fregata militare, la Baden-Württemberg che si trova alle Canarie e potrebbe raggiungere i Caraibi in una settimana. La marina ha risposto che la cosa non è fattibile, ci sono problemi con i rifornimenti della nave. In molti si sentono in trappola. - (PRIMAPRESS)
Tra poco più di un mese inizia la stagione degli uragani e in molti non vogliono passarla oltre oceano, specialmente se non possono raggiungere le isole del sud. Passare la stagione degli uragani al nord significa, con tutta probabilità, perdere la barca.
I navigatori tedeschi dicono di non poter tornare in Europa perché quasi tutti i paesi europei hanno le frontiere chiuse e non saprebbero dove atterrare, ma, soprattutto, perché i loro piani per il rientro prevedevano l’arrivo ai Caraibi di equipaggi di amici o di professionisti che avrebbero dato loro una mano a portare la barca oltre oceano. Le mogli con i bambini avrebbero volato in Europa evitando così di avere, durante la dura navigazione di ritorno, i bambini a bordo, ma ora che tutti i voli sono chiusi, nessuno può raggiungerli dall’Europa. I tedeschi, vista la situazione, hanno chiesto alla marina militare di poter creare un convoglio di barche scortate da una fregata militare, la Baden-Württemberg che si trova alle Canarie e potrebbe raggiungere i Caraibi in una settimana. La marina ha risposto che la cosa non è fattibile, ci sono problemi con i rifornimenti della nave. In molti si sentono in trappola. - (PRIMAPRESS)