L'anno difficile della Germania (e per l'Europa) tra l'addio di Merkel, le elezioni nazionali e quelle dei laender
- di RED-ROM
- in Qui Berlino
(PRIMAPRESS) - BERLINO - Nel discorso di Capodanno la cancelliera Angela Merkel aveva sottolineato che sarebbe stato l’ultimo intervento del suo mandato. Il 2021 sarà un anno cruciale per la Germania che si trova a fare i conti con una pandemia da coronavirus che non accenna ad allentare la sua morsa mentre si guarda al voto federale fissato per il 26 settembre. E’ probabile che questa situazione contingente faccia uscire dalle urne una coalizione inedita al Bundestag con un nuovo cancelliere che potrebbe non essere affatto un cristiano-democratico come è stato finora.
Ma i segnali di un possibile cambiamento potrebbero già scorgersi a partire dal 14 marzo con il voto dei primi due laender: Baden-Wuerttemberg e Renania-Palatinato. Seguirà poi, il 25 aprile con la Turingia che aveva fatto già tremare lo scorso anno la Cdu della Merkel.
Il 6 giugno sarà la volta della Bassa Sassonia e, due settimane dopo, insieme alle urne per il rinnovo del Bundestag, si apriranno anche quelle del Meclemburgo-Pomerania anteriore.
In questo scenario, con la Cdu indebolita anche per la mancata ricandidatura della sua leader, tutto sarà possibile e a farne i conti potrebbe essere anche la stessa Europa. - (PRIMAPRESS)
Ma i segnali di un possibile cambiamento potrebbero già scorgersi a partire dal 14 marzo con il voto dei primi due laender: Baden-Wuerttemberg e Renania-Palatinato. Seguirà poi, il 25 aprile con la Turingia che aveva fatto già tremare lo scorso anno la Cdu della Merkel.
Il 6 giugno sarà la volta della Bassa Sassonia e, due settimane dopo, insieme alle urne per il rinnovo del Bundestag, si apriranno anche quelle del Meclemburgo-Pomerania anteriore.
In questo scenario, con la Cdu indebolita anche per la mancata ricandidatura della sua leader, tutto sarà possibile e a farne i conti potrebbe essere anche la stessa Europa. - (PRIMAPRESS)