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I sei punti su cui dovrà trovare l'accordo il Consiglio europeo iniziato a Bruxelles

(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - E’ iniziata poco dopo le 10 la riunione dei leader dell'UE a Bruxelles, questa volta in presenza dopo le vidoeconferenze resesi necessarie per il distanziamento sociale durante il picco della pandemia da Covid-19. Ed è proprio in risposta alla crisi del coronavirus che si affrontano oggi e domani le azioni da intraprendere con il piano di ripresa.
Il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha aperto i lavori ribadendo che “Un’intesa è essenziale. Il momento e adesso” sollecitando uno sforzo di unità per superare una crisi epocale. "Gli obiettivi della ripresa possono riassumersi in tre parole - ha detto Michel  - convergenza, resilienza e trasformazione. Concretamente, questo significa riparare ai danni causati dalla COVID-19, riformare le nostre economie e rimodellare le nostre società."
Ecco, dunque, quali sono i principali argomenti su cui discuteranno i leader dei paesi membri e su cui dovranno trovare un accordo.
1. Entità del QFP
Il presidente Michel ha proposto 1 074 miliardi di EUR per realizzare gli obiettivi a lungo termine dell'UE e preservare la piena capacità del piano per la ripresa. Tale proposta è ampiamente basata sulla proposta di febbraio, che rappresentava il frutto di due anni di discussioni tra gli Stati membri.
2. Correzioni
Sarebbero mantenute le correzioni forfettarie per Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Austria e Svezia.
3. Entità del fondo per la ripresa
Alla Commissione sarebbe conferito il potere di contrarre prestiti fino a 750 miliardi di EUR in virtù di una decisione sulle risorse proprie. Tali fondi potrebbero essere utilizzati per prestiti back-to-back e per spese convogliate attraverso i programmi del QFP.
4. Prestiti e sovvenzioni
Il presidente Michel ha proposto di preservare l'equilibrio tra prestiti, garanzie e sovvenzioni al fine di evitare oneri eccessivi per gli Stati membri con elevati livelli di debito. "Ciò è fondamentale anche per il futuro del mercato unico e per evitare un aumento della frammentazione e delle disparità", ha dichiarato.
5. Ripartizione del dispositivo per la ripresa e la resilienza
La proposta garantisce che i fondi siano destinati ai paesi e ai settori più colpiti dalla crisi: il 70% del dispositivo per la ripresa e la resilienza verrebbe impegnato nel 2021 e nel 2022, secondo i criteri di ripartizione della Commissione. Il 30% verrebbe impegnato nel 2023, tenendo conto del calo del PIL nel 2020 e nel 2021. La dotazione totale dovrebbe essere erogata entro il 2026.
6. Governance e condizionalità
Sulla base della proposta, gli Stati membri prepareranno piani nazionali per la ripresa e la resilienza per il periodo 2021-2023 in linea con il semestre europeo, e in particolare con le raccomandazioni specifiche per paese. I piani saranno riesaminati nel 2022. La valutazione di tali piani sarà approvata dal Consiglio con votazione a maggioranza qualificata su proposta della Commissione.
In secondo luogo, il 30% dei finanziamenti sarà destinato a progetti legati al clima. Le spese a titolo del QFP e di Next Generation EU saranno in linea con l'obiettivo dell'UE di conseguire la neutralità climatica entro il 2050, come pure con gli obiettivi dell'UE in materia di clima a orizzonte 2030 e con l'accordo di Parigi.
La terza condizionalità proposta dal presidente è legata allo Stato di diritto e ai valori europei. "Stiamo compiendo un passo fondamentale per ancorare lo Stato di diritto e i valori al nostro progetto europeo ed è per questo che propongo di stabilire un legame solido tra i finanziamenti e il rispetto della governance e dello Stato di diritto", ha dichiarato il presidente Michel.

Rimborsi e risorse proprie
In base alla proposta del presidente, i rimborsi inizierebbero nel 2026 e tale impegno aumenta la pressione per l'introduzione di nuove risorse proprie. A partire dal 2021 sarebbe introdotta una nuova risorsa propria legata all'uso dei rifiuti di plastica. Nella prima metà del 2021 la Commissione presenterebbe una proposta relativa a una misura di adeguamento del carbonio ed entro la fine del 2021 verrebbe introdotto un prelievo sul digitale. La Commissione presenterebbe quindi una proposta riveduta relativa al sistema di scambio di quote di emissione e sarebbero portati avanti i lavori sul progetto di meccanismo relativo alle transazioni finanziarie.
Il presidente ha inoltre proposto una riserva di adeguamento alla Brexit per un importo pari a 5 miliardi di EUR al fine di contrastare le conseguenze impreviste negli Stati membri e nei settori maggiormente colpiti.
Verranno inoltre incrementati i finanziamenti nel settore sanitario, in linea con la proposta della Commissione in risposta alla COVID-19 e alle sue conseguenze. - (PRIMAPRESS)