XXIII Congresso Pneumologia: l’enfisema polmonare colpisce 3,5 milioni di persone
- di RED-ROM
- in Salute&Benessere
(PRIMAPRESS) - CATANIA - Al XXIII Congresso della Società Italiana di Pneumologia SIP che si è aperto ad Acireale in Sicilia, presentati i dati sull’impiego delle valvole endobronchiali in pazienti affetti da enfisema grave e molto grave. Le valvole endobronchiali sono delle protesi posizionate per via endoscopica nei bronchi con lo scopo di ridurre il volume del lobo polmonare maggiormente affetto da enfisema permettendo al tessuto sano di espandersi in maniera corrispondente.
L’enfisema - hanno sottolineato gli specialisti del congresso - è una malattia respiratoria progressiva che colpisce gli alveoli polmonari riducendo la quantità di ossigeno che si può assorbire con ogni respiro. Nel corso degli anni e nei casi più gravi, l’enfisema rende sempre più difficile la corretta respirazione e lo svolgimento delle attività quotidiane senza fermarsi per respirare, fare una pausa o chiedere aiuto. L’enfisema in Italia ha una prevalenza di 2,6 milioni con un’incidenza di 300.000 nuovi casi all’anno con alto tasso degenza ospedaliera e di mortalità. Secondo i dati Istat, in Italia, la bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), di cui l’enfisema è una manifestazione, colpisce il 5,6% degli adulti (circa 3,5 milioni di persone) ed è responsabile del 55% dei decessi per malattie respiratorie.
“Sebbene questi pazienti siano sottoposti a terapia medica ottimale (TMO) - spiega il Prof. Giuseppe Failla, Direttore dell’U.O.C. Servizio Pneumologia Interventistica dell’AORN Cardarelli di Napoli - attualmente non esiste un trattamento in grado di arrestare o ritardare l’evoluzione della malattia. Per molto tempo l’approccio chirurgico ha previsto la riduzione chirurgica di volume polmonare, fino al trapianto dell'organo. La cura farmacologica prevede, invece, la somministrazione di farmaci broncodilatatori e antinfiammatori inalatori, la riabilitazione respiratoria e l’ossigenoterapia o ventilazione non invasiva in casi più gravi”.
"E’ un piacere per me ringraziare i partecipanti al XXIII Congresso della Società Italiana di Pneumologia perché rappresenta un’occasione preziosa di approfondimento e di scambio delle buone pratiche di cui beneficeranno tutti quei cittadini affetti da patologie respiratorie, e che ancora oggi rappresentano le principali cause di mortalità e morbilità nel mondo, sia croniche che acute". Questo il messaggio augurale del ministro della Salute, Orazio Schillaci alla cerimonia di apertura del XXIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia che si chiuderà il 7 novembre. - (PRIMAPRESS)
L’enfisema - hanno sottolineato gli specialisti del congresso - è una malattia respiratoria progressiva che colpisce gli alveoli polmonari riducendo la quantità di ossigeno che si può assorbire con ogni respiro. Nel corso degli anni e nei casi più gravi, l’enfisema rende sempre più difficile la corretta respirazione e lo svolgimento delle attività quotidiane senza fermarsi per respirare, fare una pausa o chiedere aiuto. L’enfisema in Italia ha una prevalenza di 2,6 milioni con un’incidenza di 300.000 nuovi casi all’anno con alto tasso degenza ospedaliera e di mortalità. Secondo i dati Istat, in Italia, la bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), di cui l’enfisema è una manifestazione, colpisce il 5,6% degli adulti (circa 3,5 milioni di persone) ed è responsabile del 55% dei decessi per malattie respiratorie.
“Sebbene questi pazienti siano sottoposti a terapia medica ottimale (TMO) - spiega il Prof. Giuseppe Failla, Direttore dell’U.O.C. Servizio Pneumologia Interventistica dell’AORN Cardarelli di Napoli - attualmente non esiste un trattamento in grado di arrestare o ritardare l’evoluzione della malattia. Per molto tempo l’approccio chirurgico ha previsto la riduzione chirurgica di volume polmonare, fino al trapianto dell'organo. La cura farmacologica prevede, invece, la somministrazione di farmaci broncodilatatori e antinfiammatori inalatori, la riabilitazione respiratoria e l’ossigenoterapia o ventilazione non invasiva in casi più gravi”.
"E’ un piacere per me ringraziare i partecipanti al XXIII Congresso della Società Italiana di Pneumologia perché rappresenta un’occasione preziosa di approfondimento e di scambio delle buone pratiche di cui beneficeranno tutti quei cittadini affetti da patologie respiratorie, e che ancora oggi rappresentano le principali cause di mortalità e morbilità nel mondo, sia croniche che acute". Questo il messaggio augurale del ministro della Salute, Orazio Schillaci alla cerimonia di apertura del XXIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia che si chiuderà il 7 novembre. - (PRIMAPRESS)