Cyberbullismo: il 40% degli adolescenti ne è vittima. Fenomeno aggravato dalla solitudine per il distanziamento sociale
- di RED-ROM
- in Società
(PRIMAPRESS) - ROMA - Si celebra oggi la giornata nazionale del bullismo e cyberbullismo. Secondo i dati forniti da Istat, ne è vittima il 40% degli adolescenti. Un dato inquietante come commenta la presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, Licia Ronzulli.
Ma sono anche i dati pubblicati pochi giorni fa dall'Osservatorio Indifesa, relativi al 2020, a richiamare l’esigenza di politiche per contrastare il fenomeno.
Le risposte di 6.000 adolescenti, dai 13 ai 23 anni, rivelano che il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%). Tra i partecipanti alla rilevazione 6 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online e, tra i rischi maggiori, sia i maschi che le femmine, pongono al primo posto il cyberbullismo (66,34%). Pesanti le conseguenze del COVID-19 e delle misure di isolamento e distanziamento sociale: il 93% degli adolescenti ha affermato di sentirsi solo, con un aumento del 10% rispetto alla rilevazione precedente. Un aumento ancora più significativo se si pensa che la percentuale di chi ha indicato di provare solitudine “molto spesso” è passata dal 33% a un drammatico 48%.
“L’isolamento sociale, la didattica a distanza e la perdita della socialità stanno provocando una profonda solitudine e demotivazione nei giovani e giovanissimi, insieme a sentimenti di ansia, rabbia e paura. Cosi commenta Roberto Pella, Vicepresidente vicario Anci delegato alle politiche giovanili, sport e salute, sottolineando come Sindaci e Amministratori locali sono impegnati a non possiamo abbassare l'attenzione su questo tema. “Sarà un impegno soprattutto ora che avremo la possibilità di riprogrammare e far ripartire le attività scolastiche ed extracurriculari come lo sport, l'arte, la musica, fondamentali per accompagnare i nostri ragazzi nel loro percorso di crescita in sicurezza”. - (PRIMAPRESS)
Ma sono anche i dati pubblicati pochi giorni fa dall'Osservatorio Indifesa, relativi al 2020, a richiamare l’esigenza di politiche per contrastare il fenomeno.
Le risposte di 6.000 adolescenti, dai 13 ai 23 anni, rivelano che il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%). Tra i partecipanti alla rilevazione 6 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online e, tra i rischi maggiori, sia i maschi che le femmine, pongono al primo posto il cyberbullismo (66,34%). Pesanti le conseguenze del COVID-19 e delle misure di isolamento e distanziamento sociale: il 93% degli adolescenti ha affermato di sentirsi solo, con un aumento del 10% rispetto alla rilevazione precedente. Un aumento ancora più significativo se si pensa che la percentuale di chi ha indicato di provare solitudine “molto spesso” è passata dal 33% a un drammatico 48%.
“L’isolamento sociale, la didattica a distanza e la perdita della socialità stanno provocando una profonda solitudine e demotivazione nei giovani e giovanissimi, insieme a sentimenti di ansia, rabbia e paura. Cosi commenta Roberto Pella, Vicepresidente vicario Anci delegato alle politiche giovanili, sport e salute, sottolineando come Sindaci e Amministratori locali sono impegnati a non possiamo abbassare l'attenzione su questo tema. “Sarà un impegno soprattutto ora che avremo la possibilità di riprogrammare e far ripartire le attività scolastiche ed extracurriculari come lo sport, l'arte, la musica, fondamentali per accompagnare i nostri ragazzi nel loro percorso di crescita in sicurezza”. - (PRIMAPRESS)