Taranto: Balzanelli (Sis 118): "Il primato della Puglia nelle classificazioni diverse dei Like Covid-19"
- di RED-ROM
- in Puglia
(PRIMAPRESS) - TARANTO - Se la classificazione del monitoraggio della Protezione Civile ci ha abituati a questa tre suddivisioni: pazienti positivi, guariti e deceduti, c’è, tuttavia, un’evidenza clinica di una popolazione “altra” che presentano un quadro clinico riconducibile al coronavirus ma non in maniera così evidente. A fare questa distinzione è il presidente del Sis 118, Mario Balzanelli.
“Ci sono soggetti caratterizzati dalla presenza di quadro clinico, laboratoristico e radiologico del tutto identico ai pazienti affetti da COVID-19 tranne per il fatto che risultano negativi all’esame del tampone, anche ripetuto più volte, i cosiddetti soggetti “COVID 19 -Like”. A dirlo è Mario Balzanelli che porta a supporto di questa spiegazione il riscontro di un caso riguardante il Direttore della Centrale Operativa 118 di Avellino: “Il collega Enzo Bancone, che ha presentato quadro clinico di febbre, tosse, TC torace positiva per polmonite interstiziale, risultato inizialmente negativo a tre tamponi consecutivi, e quindi positivo al Sars-CoV-2, ha richiesto una valutazione clinico-diagnostica e terapeutica con una classificazione diversa”. Una classificazione che diventa fondamentale per le cure appropriate nella presa in carico del paziente. “La realtà di Taranto -spiega Balzanelli - documenta una percentuale bassissima di pazienti COVID-19 positivi, in rapporto percentuale con la popolazione, che sono tra le più basse d’Italia. Un modello di riferimento - continua il presidentedel 118 - basato su una risposta integrata tempo dipendente di Sistema in grado di assicurare in tempi estremamente rapidi al soggetto sintomatico, ed anche paucisintomatico, il trasporto in elevato biocontenimento presso il centro ospedaliero HUB-Covid “Moscati”, l’esecuzione presso la “postazione fissa COVID 118” di esame del tampone, valutazione clinica, laboratoristica, radiologica e quindi la rapida presa in carico dei pazienti da parte delle unità operative ospedaliere specialistiche”.
L’esperienza documentata delle prestazioni d’assistenza in emergenza nella regione Puglia, ma in particolare nella provincia di Taranto, ha visto circa il 50% dei pazienti presi in carico, sintomatologie acute, anche sfumata, di febbricola o di infezione respiratoria (minore o maggiore) presentando un quadro combinato di insufficienza respiratoria acuta, negatività all’esame del tampone, riscontro laboratoristico (neutrofilia, linfocitopenia, livelli elevati di interleukina 6. “Qualche media ha riferito in modo improprio di casi misteriosi riscontrati a Taranto - ha detto Balzanelli - ma ovviamente in sanità non esistono casi misteriosi ma casi da studiare e classificare in tutto il Paese. Se una struttura sanitaria arriva prima di altre regioni a individuare nessi e correlazioni con il Covid-19 è un vantaggio che appartiene alla crescita della ricerca nell’interesse nazionale”.
La valutazione diagnostica – differenziale di questi casi di polmonite interstiziale COVID19-Like, in questa fase così particolarmente delicata di gestione pandemica, può avvalersi, in modo importante, come sottolineato dalle linee guida varate dalla Società Italiana dei Pneumologi Ospedalieri (SIPO), della ricerca sistematica del virus mediante broncoscopia ed analisi del liquido di lavaggio bronco-alveolare (BAL), permettendo di individuare l'eventuale presenza del virus nei bronchi, potendo contribuire in modo determinante a chiarire, anche precocemente, in ambito integrato rispetto alle altre metodiche di indagine attualmente disponibili, la diagnosi.
La presenza, numericamente consistente, dei soggetti COVID-Like ci interpella rispetto a quale sia la reale espressività clinica dei pazienti affetti da COVID-19, ed impone contesti di gestione ospedaliera e di accesso alle cure specifiche dedicati in “aree protette COVID-19” che, a nostro parere, come supportato dai dati in nostro possesso, devono trovare il loro autentico “punto di forza” in una precoce valutazione clinica esperta, effettuata sin dalle fasi più precoci di comparsa della sintomatologia, per via telefonica, dalle Centrali Operative 118. - (PRIMAPRESS)
“Ci sono soggetti caratterizzati dalla presenza di quadro clinico, laboratoristico e radiologico del tutto identico ai pazienti affetti da COVID-19 tranne per il fatto che risultano negativi all’esame del tampone, anche ripetuto più volte, i cosiddetti soggetti “COVID 19 -Like”. A dirlo è Mario Balzanelli che porta a supporto di questa spiegazione il riscontro di un caso riguardante il Direttore della Centrale Operativa 118 di Avellino: “Il collega Enzo Bancone, che ha presentato quadro clinico di febbre, tosse, TC torace positiva per polmonite interstiziale, risultato inizialmente negativo a tre tamponi consecutivi, e quindi positivo al Sars-CoV-2, ha richiesto una valutazione clinico-diagnostica e terapeutica con una classificazione diversa”. Una classificazione che diventa fondamentale per le cure appropriate nella presa in carico del paziente. “La realtà di Taranto -spiega Balzanelli - documenta una percentuale bassissima di pazienti COVID-19 positivi, in rapporto percentuale con la popolazione, che sono tra le più basse d’Italia. Un modello di riferimento - continua il presidentedel 118 - basato su una risposta integrata tempo dipendente di Sistema in grado di assicurare in tempi estremamente rapidi al soggetto sintomatico, ed anche paucisintomatico, il trasporto in elevato biocontenimento presso il centro ospedaliero HUB-Covid “Moscati”, l’esecuzione presso la “postazione fissa COVID 118” di esame del tampone, valutazione clinica, laboratoristica, radiologica e quindi la rapida presa in carico dei pazienti da parte delle unità operative ospedaliere specialistiche”.
L’esperienza documentata delle prestazioni d’assistenza in emergenza nella regione Puglia, ma in particolare nella provincia di Taranto, ha visto circa il 50% dei pazienti presi in carico, sintomatologie acute, anche sfumata, di febbricola o di infezione respiratoria (minore o maggiore) presentando un quadro combinato di insufficienza respiratoria acuta, negatività all’esame del tampone, riscontro laboratoristico (neutrofilia, linfocitopenia, livelli elevati di interleukina 6. “Qualche media ha riferito in modo improprio di casi misteriosi riscontrati a Taranto - ha detto Balzanelli - ma ovviamente in sanità non esistono casi misteriosi ma casi da studiare e classificare in tutto il Paese. Se una struttura sanitaria arriva prima di altre regioni a individuare nessi e correlazioni con il Covid-19 è un vantaggio che appartiene alla crescita della ricerca nell’interesse nazionale”.
La valutazione diagnostica – differenziale di questi casi di polmonite interstiziale COVID19-Like, in questa fase così particolarmente delicata di gestione pandemica, può avvalersi, in modo importante, come sottolineato dalle linee guida varate dalla Società Italiana dei Pneumologi Ospedalieri (SIPO), della ricerca sistematica del virus mediante broncoscopia ed analisi del liquido di lavaggio bronco-alveolare (BAL), permettendo di individuare l'eventuale presenza del virus nei bronchi, potendo contribuire in modo determinante a chiarire, anche precocemente, in ambito integrato rispetto alle altre metodiche di indagine attualmente disponibili, la diagnosi.
La presenza, numericamente consistente, dei soggetti COVID-Like ci interpella rispetto a quale sia la reale espressività clinica dei pazienti affetti da COVID-19, ed impone contesti di gestione ospedaliera e di accesso alle cure specifiche dedicati in “aree protette COVID-19” che, a nostro parere, come supportato dai dati in nostro possesso, devono trovare il loro autentico “punto di forza” in una precoce valutazione clinica esperta, effettuata sin dalle fasi più precoci di comparsa della sintomatologia, per via telefonica, dalle Centrali Operative 118. - (PRIMAPRESS)