Campagna vaccino antinfluenzale: Cittadinanzattiva "Solo 10 regioni hanno trasmesso informazioni"
- di RED-ROM
- in Salute&Benessere
(PRIMAPRESS) - ROMA - L’allarme lanciato dalla Federazione nazionale dei medici di medicina generale nel loro recente congresso nazionale, circa la difficoltà che si avrà a reperire in tutte le regioni il vaccino influenzale ed inoltre questa situazione creerà una disparità di copertura: il medico di base sarà costretto ad operare una scelta del paziente a cui dare priorità in base alle patologie.
Una difficoltà sull’approvvigionamento delle dosi di vaccino antinfluenzale di cui si è occupata anche la onlus Cittadinazattiva che ha curato un’indagine sulle regioni mediante il FOIA (Freedom of Information Act) Italiano lo strumento di trasparenza amministrativa introdotto nel 2016, che permette anche ai singoli cittadini e alle associazioni come Cittadinanzattiva di chiedere conto alle pubbliche amministrazioni di dati da esse detenuti e che devono essere accessibili a tutti. Secondo quanto riportato in un comunicato della onlus solo 10 regioni su 20 avrebbero risposto alle domande per anticipare la campagna vaccinale prevista dall'1 al 15 ottobre. “E’ molto grave che solo 10 Regioni abbiano risposto alla nostra richiesta di accesso civico, in particolar modo in questo periodo, in cui ci sarebbe bisogno della massima trasparenza, anche per fugare dubbi su chi ha affrontato la necessità di approvvigionarsi in tempo di vaccini anti influenzali, e poter intervenire prontamente a supporto delle popolazioni delle regioni in cui questo non sia ancora avvenuto, o sia avvenuto solo parzialmente”, ha commentato il segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso. ”Nei prossimi giorni valuteremo tutte le possibili azioni da mettere in campo per far rispettare il "sacrosanto" diritto di accesso dei cittadini a queste informazioni fondamentali, non escludiamo di ricorrere al Tar”.
Le regioni che hanno incrementato la disponibilità di dosi sono il Lazio + 112%, la Puglia 320%, la Sicilia, 65%, la Toscana 68%. Altre mostrano incrementi meno marcati come la Campania +20% e l’Emilia che comunque prevede un possibile ulteriore 20%.
Sulle scelte target operate dalle regioni, la Sicilia, ha esteso ai contatti stretti di bimbi fino a 6 mesi e una nota specifica per i soggetti eni (europei non iscritti come i rom) e gli extracomunitari oltre ad introdurre l’obbligo vaccinale per il personale sanitario pena l’inidoneità temporanea all’attività. La Toscana presta particolare attenzione ai soggetti ricoverati in rsa e strutture di lungodegenza. La Sicilia e la Valle D’Aosta estendono la copertura alle donne in gravidanza, in qualsiasi trimestre. - (PRIMAPRESS)