Emergenze sanitarie: l’Università di Urbino promuove la quinta edizione del Global Pandemic Network
- di RED-ROM
- in Salute&Benessere
(PRIMAPRESS) - URBINO - L'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo - Uniurb, partecipa all’organizzazione della quinta conferenza del Global Pandemic Network, che terminerà a Urbino il 14 maggio prossimo. L’appuntamento affronta il tema della salute approfondendo le relazioni fra uomo, animali e ambiente per una sua completa definizione e per un approccio capace di fare fronte a emergenze sanitarie come quella recente da Covid-19.
Il titolo rimarca l’unitarietà di queste componenti e i diversi livelli da cui è possibile guardarle: One health. International, supranational, regional and national experiences. Dopo le prime due sessioni del 10 e 11 maggio previste a Roma che, coinvolgendo esperti e docenti da tutto il mondo, hanno aiutato a introdurre l’argomento, a capire quali siano le tendenze globali, gli strumenti idonei a gestirli, i rapporti fra salute, ambiente e diritti, il 13 maggio ci si sposterà a Macerata con un programma ricco anche questa volta di interventi.
Martedì 14 maggio sarà quindi il turno della sessione curata dall’Università di Urbino Carlo Bo: One health as a global and multidisciplinary approach: the new challenges for healthcare systems. All’apertura dei lavori (ore 11, Aula Magna del Rettorato) parteciperanno il prorettore vicario, Vieri Fusi, Licia Califano, direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, Elisa Scotti e Matteo Gnes, direttori del master interuniversitario (Urbino e Macerata) in Scienze amministrative e innovazione nella pubblica amministrazione e organizzatori della conferenza.
Seguiranno i report, in prospettiva interdisciplinare, di alcuni docenti dell’Ateneo: Matteo Gnes, Elena Barbieri, Angela Genova, Mauro De Santi, Giulia Baldelli, Nicola Giannelli, Luca Di Giovanni, Allegra Dominici, Niccolò Pecchioli, Giuliaserena Stegher. I report saranno discussi, assieme agli altri temi toccati dalla conferenza, nella tavola rotonda conclusiva cui parteciperanno docenti di diverse università italiane e straniere.
"Insieme al Global Pandemic Network, all’Università di Macerata e in collaborazione con l’Institute for Global Health Emergencies Response della European Public Law Organization, con l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, lo Human rights consortium dell’Università di Londra, il Programma delle Nazioni Unite UN-Habitat, l’International Institute of Administrative Studies e con il supporto dell'Università Link Campus di Roma e quello finanziario dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici - commenta il professor Matteo Gnes - siamo riusciti a mettere insieme una pluralità di competenze che ci consentiranno di trattare di salute in modo olistico, cioè considerando i tanti aspetti che la salute porta con sé, in particolare la stretta relazione con l’ambiente. È un contributo - conclude - non solo utile ma assolutamente necessario dopo crisi sanitarie come quella che abbiamo appena vissuto”. - (PRIMAPRESS)