Caldo estremo, Balzanelli (SIS 118) “Superato il dato storico di interventi con +25%. Ecco un decalogo
- di RED-ROM
- in Salute&Benessere
(PRIMAPRESS) - ROMA - La sequenza di temperature generate dagli anticloni africani prima di Cerbero e poi Caronte ha alzato i picchi di caldo provocando temperature superiori ai 42 gradi una situazione allarmante come ha denunciato il Ministero della Salute pubblicando una serie di precauzioni riferite ad anziani, fragili e bimbi. Ma il dato più allarmante è quello segnalato dal SIS 118 con un aumento in questa ultima settimana di un 25% di interventi in cui il caldo è la causa principale d'infarti. "Il dato storico riferito ai picchi di caldo estivi - spiega Mario Balzanelli, Presidente del SIS 118 - è solitamente del 20 per cento di interventi d'urgenza legati a patologie provocate dal caldo eccessivvo ma ora il dato è schizzato al 25 per cento in poco meno di una settimana. Per questo abbiamo messo a punto un decalogo frutto di analisi degli interventi effettuati sul campo". Ecco le misure da attivare:
1. Evitare esposizioni prolungate al sole in presenza di temperature esterne all’ombra maggiori di 35° C (30° C in caso di giornate particolarmente umide), soprattutto nella fascia oraria compresa tra le 11.30 e le 17.00. Nel caso di soggetti fragili (bambini, anziani e soggetti fragili) evitare, con queste temperature, di uscire tra le 11.30 e le 17.00.
2. Quando l’esposizione al sole sia protratta, sostare all’ombra e, se possibile, in un luogo ventilato, per periodi anche brevi, almeno di 10-15 minuti. In caso di lunghi viaggi in auto garantire adeguate temperature con aria climatizzata o areando adeguatamente l’abitacolo, evitando le soste al sole.
3. Bere acqua e sali minerali, in quantitativo di almeno 3 litri al giorno (tranne nei pazienti con gravi problemi renali o cardiaci che dovranno confrontarsi con il curante) . Una soluzione idratante ed energetica può essere realizzata in casa disciogliendo in un litro di acqua un cucchiaino di sale da cucina, 5 cucchiai di zucchero (da evitare nei diabetici) ed il succo di 6 limoni spremuti.
4. Bagnare frequentemente il capo, particolarmente la nuca, se esposti al sole o a temperature superiori a 35° C per periodi prolungati.
5. Indossare abiti leggeri (di fibre naturali come lino o cotone) e cappellino (quest’ultimo possibilmente bagnato) di colore chiaro quando ci si espone al sole.
6. Evitare di nuotare o di fare esercizio fisico in acqua dopo aver mangiato. Evitare di fare attività fisica nelle ore più calde.
7. Evitare di bere alcolici quando le temperature superano i 35° C o, comunque, in caso di esposizione prolungata al sole.
8. Se privi a casa di un climatizzatore, mantenere le finestre aperte e le serrande abbassate. Utilizzare un ventilatore negli ambienti in cui si sosta. In nessun caso, chiudersi in casa in condizioni di scarsa ventilazione ambientale.
9. Mangiare frutta e verdura in abbondanza, più volte al giorno. Evitare pasti abbondanti, cibi grassi, preferendo, invece, carboidrati e proteine di pesce o carni bianche. Attenzione alla corretta conservazione degli alimenti, soprattutto quelli congelati o refrigerati.
10. Recarsi dal proprio medico di fiducia per ricalibrare il dosaggio dei farmaci assunti, particolarmente se si tratti di farmaci vasoattivi (antipertensivi) e/o diuretici. - (PRIMAPRESS)