Medicina: al convegno di RomaReuma la ricerca si fa 4.0 con i Big Data
- di RED-ROM
- in Salute&Benessere
(PRIMAPRESS) - ROMA - La quinta edizione del Convegno RomaReuma apertasi oggi nella capitale, mette l'uso dei dati in un processo 4.0 al centro dell'evoluzione tecnologica. Il focus di questo appuntamento sarà, infatti un mix di tecnologie fisiche, biologiche e ampiamente digitali dove i Big Data e gli algorittimi svolgono un lavoro di confronto dei dati.
Palma Scolieri, Dirigente medico dell’UOC di Medicina Interna e Reumatologia del Polo Ospedaliero Nuovo Regina Margherita S. Spirito di Roma e Responsabile Scientifico del Congresso, spiega: “La ricerca molecolare in reumatologia, le scienze -omiche, insieme ai referti diagnostici e i dati delle cartelle cliniche hanno generato quel patrimonio di informazioni dei Big data. Il passo successivo è interpretare queste informazioni e metterle a disposizione della pratica clinica. Penso ad esempio alla medicina di precisione che ci permetterà di capire quale terapia tra quelle disponibili è quella più adatta, sicura ed efficace a quel determinato paziente con la possibilità di arrivare in tempi brevi alla terapia più adeguata per ogni singolo paziente".
Questa rivoluzione pone delle sfide: la gestione e l’interpretazione dei dati, la loro sicurezza, la formazione e l’adeguamento delle competenze professionali, una accorta valutazione dei rapporti costo-beneficio in termini di appropriatezza degli interventi e la proposta di nuovi modelli organizzativi più snelli ed efficaci. Un futuro che è dietro l’angolo e si evolve lungo tre assi portanti: la medicina riparativa, quella rigenerativa (ad esempio con l’uso delle cellule staminali e della terapia genica), e la medicina di precisione. - (PRIMAPRESS)
Palma Scolieri, Dirigente medico dell’UOC di Medicina Interna e Reumatologia del Polo Ospedaliero Nuovo Regina Margherita S. Spirito di Roma e Responsabile Scientifico del Congresso, spiega: “La ricerca molecolare in reumatologia, le scienze -omiche, insieme ai referti diagnostici e i dati delle cartelle cliniche hanno generato quel patrimonio di informazioni dei Big data. Il passo successivo è interpretare queste informazioni e metterle a disposizione della pratica clinica. Penso ad esempio alla medicina di precisione che ci permetterà di capire quale terapia tra quelle disponibili è quella più adatta, sicura ed efficace a quel determinato paziente con la possibilità di arrivare in tempi brevi alla terapia più adeguata per ogni singolo paziente".
Questa rivoluzione pone delle sfide: la gestione e l’interpretazione dei dati, la loro sicurezza, la formazione e l’adeguamento delle competenze professionali, una accorta valutazione dei rapporti costo-beneficio in termini di appropriatezza degli interventi e la proposta di nuovi modelli organizzativi più snelli ed efficaci. Un futuro che è dietro l’angolo e si evolve lungo tre assi portanti: la medicina riparativa, quella rigenerativa (ad esempio con l’uso delle cellule staminali e della terapia genica), e la medicina di precisione. - (PRIMAPRESS)